Unione Atellana, Gricignano e Cesa dicono addio: “Rispettata volontà del Prefetto”

di Livia Fattore

Addio all’Unione dei Comuni Atellani. Nelle loro ultime sedute, i consigli comunali di Cesa e di Gricignano hanno votato all’unanimità, la decisione di recedere dall’Unione dei Comuni denominata “Atella”.

I due civici consessi hanno, di fatto, preso atto che l’unione “Atella”, un organismo sovracomunale che comprende anche i comuni di Succivo, Orta di Atella e Sant’Arpino, da anni non produceva nulla di concreto, visto l’apatia che lo caratterizzava. Non aveva, quindi, più ragione di esistere, comportando solo oneri per le casse dei due comuni.

“La presenza in questo organismo – ha ricordato in aula consiliare a Cesa il consigliere comunale Domenico Mangiacapra, rappresentante dell’Ente presso l’Unione – non ha prodotto i risultati sperati. Il Prefetto di Caserta ha nominato il commissario ad acta per l’adozione di tutti gli atti deliberativi necessari per l’approvazione dei bilanci di previsione per gli anni dal 2009 al 2014 e dei rendiconti di gestione. L’Unione, di fatto, è paralizzata e si avvia verso lo scioglimento e comunque dalla permanenza ne potrebbero derivare solo ulteriori costi”. In apertura della seduta, lo stesso Mangiacapra aveva comunicato le proprie dimissioni da assessore all’Unione.

“Da parte nostra – ha aggiunto il sindaco di Cesa Enzo Guida – crediamo nella necessità che alcune tematiche siano affrontate in modo intercomunale. Per questa ragione stiamo valutando altre possibilità di costituzione di una nuova unione dei comuni più snella e che lavori soprattutto per sfruttare le possibilità di finanziamenti regionali ed europei”.

“L’unione ha prodotto – ha dichiarato il vicesindaco di Gricignano, Andrea Aquilante – solo un libro nei suoi tanti anni. Il nostro assessore Michele Oliva è stato chiamato solo per firmare vecchi bilanci e, chiaramente, non lo ha fatto. Bilanci che servivano solo per dare prebende a chi faceva parte del Consiglio, almeno sino ad un certo punto. La nostra scelta è avvenuta anche su input del prefetto che aveva invitato il nostro sindaco, in qualità di sindaco anziano, a prendere in mano la situazione o a fare uscire Gricignano e così abbiamo fatto”.

L’Unione Atella era nata, a cavallo del nuovo millennio, per cercare di dare una voce unica ai bisogni dei cinque centri dell’Agro Aversano ubicati nella zona orientale, a confine con l’hinterland settentrionale di Napoli, legati a quello che era il territorio dell’antica Atella. In pratica, l’ente sovracomunale non ha mai funzionato. Non è riuscito a produrre praticamente nulla in poco meno di venti anni di vita, sprecando risorse e perdendo opportunità di sviluppo per un territorio che ha tantissime risorse comuni.

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