La piccola Maria morta annegata in piscina: era stata violentata

di Emma Zampella

E’ stato inserito nel registro degli indagati il nome di un romeno 21enne, accusato della morte della bambina di nove anni, Maria Ungureanu, il cui corpo senza vita è stato trovato, domenica scorsa, nella piscina di una struttura di San Salvatore Telesino. L’accusa è di omicidio e violenza sessuale.

E’ lui il principale sospettato per la morte della piccola Maria. Per tutta la notte gli inquirenti avevano interrogato il giovane, accompagnato dal suo avvocato difensore, Giuseppe Maturo, nella caserma dei carabinieri di Cerreto Sannita. E’ stato lui l’ultima persona a incontrare Maria che era stata vista salire sulla sua auto. Il romeno, operaio da otto anni in Italia, era stato sentito dal procuratore di Benevento Giovanni Conzo e dal sostituto Maria Scamarcio.

Erano le 19.15 di domenica, quando Maria si sarebbe recata a casa sua: gli ha raccontato di un problema che aveva con un amica e gli chiesto se poteva andare con lui a Telese Terme dove il 21enne doveva prendere sua sorella. Ma a causa di una serie di divieti nella zona per una gara podistica, il romeno ha poi deciso a bordo della Polo di tornare a San Salvatore, dove avrebbe lasciato la bambina, nei pressi della chiesa. A confermare questa circostanza la testimonianza di altre ragazzine.

La piccola, figlia di una coppia di rumeni residenti in quella zona, era scomparsa nella sera di domenica, 19 giugno: intorno alle 19.30 i genitori l’hanno persa di vista, denunciando la scomparsa ai carabinieri.

Nella giornata di martedì è stato affidato alla Procura di Benevento l’incarico per l’autopsia sul corpo della vittima all’ospedale Rummo, dalla quale è emerso che la bimba è stata violentata ed è morta per asfissia da annegamento. Accertamenti sono in corso sugli indumenti della piccola che, diversamente da quanto riferito in precedenza, non erano stati riposti in maniera ordinata ai bordi della piscina. Nelle ultime ore gli investigatori hanno ascoltato anche altri bambini del piccolo centro sannita per ricostruire quanto accaduto.

Nei prossimi giorni gli agenti del Ravis di Roma continueranno a compiere rilievi all’interno del centro ricevimenti nel quale è stato trovato il corpo senza vita della bambina, chiuso la sera in cui è avvenuto il decesso.

La bimba è stata trovata senza vestiti con questi ultimi ripiegati in ordine a bordo piscina. A segnalare la presenza del cadavere la titolare di un locale pubblico che si trova vicino al casale, nella zona centrale della cittadina. La donna – da quanto si è saputo – ha avvisato i carabinieri dicendo che c’era un corpicino che galleggiava nella piscina del casale, che domenica era chiuso al pubblico.

La piccola – sempre secondo quanto accertato finora – si era allontanata dicendo al padre, un operaio (la mamma è una badante), che sarebbe andata in chiesa. Per stabilire con precisione le cause del decesso – fanno sapere gli investigatori – bisognerà attendere i risultati dell’autopsia.

La signora Maria Ruggiero, una delle ultime persone che l’ha vista ancora viva domenica sera, ha raccontato al Corriere della Sera: “Era in chiesa assieme a me e altre mie amiche, veniva spesso, faceva la chierichetta. I suoi sono bravissime persone, gente che lavora molto. Vivevano solo per quella creatura. Maria voleva seguire la processione assieme a noi ma il parroco l’ha annullata per il maltempo. Così l’ho vista andarsene un po’ delusa. Mancava poco alle otto”.

Qualcuno l’avrebbe notata andare verso le giostre allestite in paese per la festa del patrono. Poco più in là c’è la piscina. I suoi vestiti e le sue scarpe sono stati trovati sui bordi. Mentre tutti la cercavano  si è accorta di lei, nella notte, una ragazza che si è avvicinata al casale a cercare campo per il cellulare.

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