Ercolano (Napoli) – Villa Campolieto a Ercolano (Napoli), una delle più prestigiose residenze nobiliari del Miglio d’Oro (il tratto della SS18 Tirrena Inferiore chiamato così originariamente per la presenza di giardini ricchi di agrumi, e poi per la presenza di prestigiose ville vesuviane) riapre dopo l’ultimo restauro.
La Villa fu edificata nel 1755 e riprogettata dall’architetto Luigi Vanvitelli, che diresse i lavori dal 1763 al 1773 e lasciò ben visibile la propria mano nonostante i lavori siano poi stati conclusi, nel 1775, dal figlio Carlo (come successo per la Reggia di Caserta).
L’Ente per le Ville Vesuviane, oggi Fondazione, la acquistò nel 1977 salvandola dal degrado e dall’abbandono. Il primo restauro, a cura dell’architetto Paolo Romanello, direttore generale della Fondazione, venne eseguito tra il 1978 e il 1984. Nel 2014, la Fondazione ha deliberato un secondo restauro nuovamente curato da Romanello e finanziato dal MiBACT con fondi POIn (Programmi Operativi Interregionali), come previsto dal decreto per l’Obiettivo Convergenza.
Questo secondo restauro è stato condotto nel rispetto del progetto di restauro precedente. Oltre ai restauri delle facciate, degli interni e dei giardini, è stata migliorata la funzionalità del sito rinnovando l’illuminazione, il parcheggio e lo spazio teatrale.
La riapertura della Villa è stata celebrata con il concerto (a inviti) del musicista Salvatore Accardo, che è tenuto il 10 giugno. Il maestro, insieme all’Orchestra da Camera Italiana, eseguirà le “Quattro Stagioni” di Vivaldi nell’esedra della villa, un perfetto connubio di architettura e musica del Settecento. Le visite al sito sono iniziate sabato 11 giugno.