Roma – Si discuterà alla Camera, il prossimo 25 luglio, sulla possibile legalizzazione della cannabis.
Il disegno di legge sostenuto da 220 deputati e 73 senatori e promosso dal sottosegretario Benedetto Della Vedova, arriva in Aula. Gli esperti interpellati dalle commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera già lo scorso 15 giugno, hanno detto che la cannabis per uso personale e medico si può legalizzare.
“In Italia, dove la legge è più restrittiva, si registra un uso più alto della cannabis rispetto al Portogallo, in cui la normativa è più tenera, e alla Polonia, in cui non è obbligatoria l’azione penale contro chi viene scoperto in possesso. In Francia, dove la legge è ancora più restrittiva rispetto all’Italia, la cannabis ha una diffusione più alta: circa 8 milioni contro i 4 dell’Italia”, ha dichiarato Carla Rossi, docente di statistica medica presso l’università di Torvergata.
Un controllo da parte dello Stato potrebbe condurre ad una diminuzione dell’uso della droga leggera.
Intanto, la cannabis è utilizzata in modo legale e a scopo terapeutico in molti Paesi tra cui: Germania, Giamaica, Lussemburgo, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Spagna.
Il ddl C. 3328 si propone di rendere legale il possesso fino a 15 grammi di marijuana nella propria abitazione e fino a 5 grammi all’esterno; permette poi la coltivazione fino a cinque piante nel proprio domicilio. Le pene per il piccolo spaccio rimangono invariate, ma il ddl prevede che gruppi di privati possano formare associazioni senza scopo di lucro, autorizzate a coltivare marijuana per i propri soci.
Nel ddl è anche prevista la possibilità di aprire esercizi commerciali nei quali vendere marijuana per scopi ricreativi in un regime di tassazione simile a quello in vigore per il tabacco.