Dieci donne hanno perso la vita nel naufragio di un gommone nel Canale di Sicilia. A bordo dell’imbarcazione, che aveva lanciato un sos con un telefono satellitare, viaggiavano altri 107 migranti (71 uomini, 34 donne e 2 minori), tutti tratti in salvo dalla Guardia costiera.
La richiesta di soccorso era stata raccolta dalla Centrale operativa nazionale della Guardia costiera che ha immediatamente disposto l’intervento di Nave “Diciotti” a una ventina di miglia dalle coste libiche.
Drammatica la situazione presentatasi agli occhi dei soccorritori, con il gommone – già segnalato in “condizioni critiche” – ormai sul punto di affondare e i migranti coperti dall’acqua fino alla vita. A ostacolare le operazioni di soccorso anche le condizioni meteomarine decisamente avverse, con mare forza 3, onde alte 2 metri e vento a 30 nodi.
La tempestività dell’intervento ha permesso di salvare 107 dei migranti, ma 10 donne sono state recuperate ormai prive di vita. Subito dopo, nella stessa area, la Guardia costiera ha operato un altro intervento, salvando in questo caso tutti i 116 migranti stipati a bordo di un secondo gommone.