Napoli, Pd indagato per brogli: perquisite le sedi dei comitati

di Redazione

Napoli – Un decreto di perquisizione è stato eseguito ieri sera nelle abitazioni e sedi dei comitati elettorali di due donne, esponenti del Pd del capoluogo campano, nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla procura di Napoli.

L’ipotesi di reato è di associazione per delinquere finalizzata, appunto, alla corruzione elettorale. Brogli, insomma.

Si tratta di Anna Ulleto, detta Lea, che ha preso 2.263 voti (quindi sarebbe stata quasi certamente eletta) per il consiglio comunale, e Rosaria Giugliano, candidata per la municipalità Mercato-Pendino, nel centro storico di Napoli, dove aveva ottenuto 297 voti.

Sono accusate di aver acquisito voti in cambio di promesse di inserimento nel programma lavorativo “Garanzia Giovani”, finanziato dalla Regione.

Una storia di condizionamento del voto è partita da un video di Fanpage.it, che aveva già realizzato un reportage sulla farsa delle primarie Pd, che grazie alla segnalazione di molti cittadini ha denunciato nuovi casi di vendita di voti: liste elettorali, telefonini e scambi di soldi fuori dai seggi.

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