Attimi di tensione si consumano a Parigi: i lavoratori scendono in piazza contro la riforma. Dopo gli otto giorni di sciopero, sette sindacati francesi hanno messo in opera iniziative e manifestazioni in tutto il paese per protestare con la legge El Khomri, una riforma speculare a quella appena introdotta in Italia. Una protesta che assume, però, connotati violenti: sono centinaia gli uomini incappucciati che lanciano oggetti contundenti e bottiglie di vetro contro gli agenti in tenuta antisommossa.
Una legge che, attualmente all’esame del Senato, prevederebbe e agevolerebbe i licenziamenti dando sempre meno garanzie ai lavoratori.
La manifestazione è partita dalla Place d’Italie, nel XIII arrondissement per arrivare agli Invalides, nel VII. Alla testa del corteo, fra decine di bandiere della Cgt, il principale sindacato francese, campeggia un grande striscione con la scritta: “Pour le retrait. Pour de nouveaux droits” (“Per la pensione. Per nuovi diritti”). Al fianco del corteo anche migliaia di giovani, taluni con casco o col volto mascherato, che gridano “Parigi, alzati in piedi”. Li precedono centinaia di celerini, con la visiera dei caschi abbassata e scudi pronti.
Intanto, sono 15 le persone fermate per gli incidenti i scoppiati subito dopo l’avvio del corteo contro la riforma del lavoro, che al momento è paralizzato. Lo riferisce la polizia, aggiungendo che negli scontri 11 persone sono rimaste ferite. Gli scontri sono avvenuti tra le forze dell’ordine e un centinaio di persone, quasi tutte incappucciate, in particolare nella zona Port Royal. Fra petardi, fumogeni e clacson ha preso infatti le mosse pochi istanti dopo le 14 il gigantesco corteo che attraverserà la città per dire no alla legge di riforma del lavoro voluta dal governo socialista, in un clima di tensione palpabile.