Traffico illegale di cuccioli importati dall’Ungheria: 2 arresti

di Stefania Arpaia

Lodi – Due persone sono state arrestate e altre 12 denunciate per traffico illegale di cuccioli importati dall’Ungheria.

L’inchiesta «Oro dell’Est» del Corpo forestale dello Stato, coordinata dal pm di Lodi Emma Vittorio, ha permesso di trarre in salvo trenta cuccioli di varie razze che venivano rivenduti ad una somma pari a 700-800 euro tramite siti di e-commerce ma anche attraverso esercizi commerciali compiacenti.

Tra le persone indagate ci sono anche medici veterinari e proprietari di negozi specializzati nella vendita di animali. Ai vertici dell’organizzazione c’erano S. G. di San Giuliano Milanese, il 39enne O.M., residente nel Bresciano, e la madre 74enne di quest’ultimo G. C.: i primi due sono stati arrestati, la pensionata, invece, indagata.

“I cuccioli sequestrati – ha dichiarato il comandante provinciale di Lodi della Forestale Andrea Fiorini – hanno non più di 40 giorni e non, come prevede la legge, 3 mesi e 21 giorni per l’introduzione da paesi sottoposti a vincoli sanitari come l’Ungheria. I cani vengono venduti non vaccinati ma dopati da antibiotici allo scopo di celare le patologie. E successivamente all’acquisto spesso si ammalano e muoiono tra gravi sofferenze o presentano gravi disabilità”.

Gli animali hanno riferito le forze dell’ordine, venivano maltrattati e molti sono stati trovati in pessime condizioni igienico-sanitarie. Per il trasporto, i cagnolini erano ammassati in contenitori e scatole di cartone all’interno di bagagliai.

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