Trapani – Operazione anticrimine della Polizia di Stato all’alba di oggi a Trapani. In esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Trapani, sono finiti in carcere sei pregiudicati ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso, di furto aggravato, detenzione, porto e alterazione di armi da fuoco, spari in luogo pubblico.
La banda, secondo quanto è emerso dalle indagini, progettava rapine e furti per autofinanziare il traffico e lo spaccio di droga nel trapanese.
Sei le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale Emanuele Cersosimo: in carcere Massimiliano Voi, di 41 anni, Annibale Baiata di 32 anni, Giuseppe Barraco di 39 anni, Francesco PaoloSalerno di 33 anni e Claudio Viviani di 43 anni. Mentre per Antonio Voi, figlio di Massimiliano, sono stati disposti il braccialetto elettronico e i domiciliari. Per tutti le accuse sono di furto aggravato, detenzione, porto e alterazione di armi da fuoco, e spari in luogo pubblico.
L’inchiesta, denominata Red gang, è stata condotta dalla sezione Antidroga di Trapani e coordinata dal pubblico ministero Andrea Tarondo. “Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali eloquenti – dichiara Fabrizio Mustaro, capo della squadra mobile – abbiamo ricostruito due batterie in grado di spartirsi i furti tra loro. Non disdegnano case private in centro storico, anziani e persone possidenti che vivono da sole”.
Le indagini sono andate avanti per tre mesi, dal dicembre 2015 a febbraio 2016. Tempo sufficiente per raccogliere elementi utili per chiedere l’arresto della banda. Due in particolare i furti su cui gli inquirenti hanno fatto luce: l’11 gennaio all’ufficio postale di Erice e una settimana dopo in un negozio di abbigliamento a Trapani.
Oltre a comprare la droga, i proventi delle rapine sarebbero serviti anche all’acquisto di armi. “Durante l’indagine – continua Mustaro – è emersa la capacità di reperire armi. Le armi venivano provate in aperta campagna, ma anche in città. Ad esempio a Capodanno alcuni di loro hanno sparato dalla terrazza di un appartamento centrale”.
Antonio Voi e Annibale Baiata, in particolare, sono ritenuti responsabili del furto messo a segno all’ufficio postale di Erice (Trapani) lo scorso 11 gennaio. Quel giorno i due arrestati, in concorso con altri malviventi rimasti al momento non identificati, entrarono nei locali portando via valori bollati per 2.200 euro e 365 euro in contanti. In quell’occasione, dall’ufficio del direttore, fu portata via anche la cassaforte, che, tuttavia, nelle fasi della concitata fuga, cadde dall’autovettura sulla quale era stata caricata.
Dalle intercettazioni è emerso anche il coinvolgimento di Massimiliano Voi, Baiata, Salerno e Barraco nel furto ai danni del negozio di abbigliamento ‘Bugatti Station’ di Trapani, dal quale, il 17 gennaio scorso, dopo aver sfondato la vetrata, furono razziati 4.300 euro custoditi in una cassaforte.