Aversa, De Chiara: “Il sindaco ha calpestato ogni principio della politica”

di Redazione

Aversa – All’indomani del primo consiglio comunale e dell’annuncio della prima Giunta comunale dell’era De Cristofaro si è tenuta martedì 26 luglio, nella sede di via Michelangelo, una conferenza stampa della lista ‘Alleanza per Aversa’, esclusa dall’esecutivo nonostante l’apporto determinante alla vittoria della coalizione guidata dall’architetto aversano.

Presenti, con il coordinatore Nicola De Chiara, il consigliere Mario Tozzi, i candidati Pasquale Diomaiuta, Renzo Tramaglino, Adriana De Rosa, Valerio Ferrara, Nicola Palmieri in rappresentanza di Francesca Palmieri e Gennaro Caserta in rappresentanza di Carla Verde.

De Chiara alla stampa ha presentato il documento, consegnato al Sindaco in data 24 luglio e sottoscritto dal consigliere Tozzi e da diversi candidati rappresentanti la maggioranza assoluta dei voti riportati, con il quale veniva designata all’unanimità quale assessora della lista la prima dei non eletti Carla Verde per un anno, indicando per l’anno successivo quale assessore Palmieri.

Un documento non preso in considerazione dal Sindaco che ha preso, in sostanza, le parti del consigliere Isidoro Orabona, resosi indipendente in data 22 luglio ma in realtà già espulso dal gruppo il 19 luglio, come si è dimostrato in consiglio Comunale.

Per De Chiara “de Cristofaro ha calpestato tutti i principi della politica e la regola inderogabile, che c’era tra i patti pre-elettorali, di assegnare un assessore ad ogni lista che avesse eletto almeno un rappresentante in consiglio comunale. Il fatto che Orabona, tra l’altro per sua storia politica abituato ai tradimenti e ai cambi di casacca, si sia dichiarato indipendente non doveva mettere assolutamente in discussione il risultato elettorale di ‘Alleanza per Aversa’ e di conseguenza il diritto di questa lista di essere rappresentata in Giunta, tenendo anche presente che Orabona è scattato con i resti sottraendo il posto di consigliere comunale a Forza Aversa per una manciata di voti.

Rimaniamo in maggioranza, comunque, nonostante i tentativi di metterci nell’angolo ancora prima di tenere il consiglio comunale e di annunciare la giunta ma mi dimetto da coordinatore della lista, perché è venuto meno quel rapporto fiduciario con il Sindaco che tanto mi aveva pregato e convinto di portare la nostra lista nella sua coalizione e perché credo che difficilmente, politicamente parlando, potremo riprendere un rapporto.  Mi dimetto anche perché non voglio influenzare il percorso politico di Alleanza per Aversa e del consigliere Tozzi che ringrazio pubblicamente per la sua lealtà così come ringrazio i fondatori della lista, Diomaiuta e Caserta, e tutti i candidati che mi hanno dato fiducia.

Il neo sindaco ha preferito iniziare come iniziò Sagliocco, inserendosi opportunisticamente nelle diatribe di una lista, prendendo in questo caso, cosa assai più grave, posizione a favore del consigliere resosi indipendente e solo per accaparrarsi il nostro assessore. Sagliocco aveva dalla sua venti consiglieri comunali e si è visto com’è finita la sua esperienza amministrativa. Legittimare i cambi di casacca solo per un tornaconto personale alla lunga non paga e de Cristofaro se ne accorgerà. La delusione rimane tutta perché fino al giorno della sua proclamazione a sindaco aveva parlato di nuovo, di un cambio radicale rispetto al passato e alla solita politica, facendosi garante delle liste che lo avevano appoggiato a prescindere dai ‘salti’ dei consiglieri.

Tutti impegni che ha puntualmente disatteso. Non sono state queste le intenzioni del sindaco? Bene, allora convochi una conferenza stampa e spieghi le ragioni vere del no ad Alleanza per Aversa. Perché ha usato due pesi e due misure nella composizione della Giunta, quando gli è andato bene il coordinatore ha detto sì (vedi Galluccio e Ronza), quando gli sono andati bene i primi non eletti ha detto sì (vedi Noi Aversani), quando gli è andato bene l’assessore esterno ha detto sì (vedi Aversa Futura). Per noi non sono andati bene né il coordinatore, né la prima dei non eletti, né Francesca Palmieri, né l’assessore esterno che pure si è presentato con i nostri colori quando doveva essere presentata la giunta politica, prima dell’annuncio-farsa della giunta tecnica. Gli auguro comunque di fare bene alla guida di Aversa che non può permettersi una nuova esperienza commissariale”. 

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