Aversa – Una giunta tecnica slegata completamente dalle forze politiche che hanno contribuito alla sua elezione a sindaco di Aversa. Potrebbe essere questa la soluzione, temporanea, per superare l’impasse venutosi a creare, a causa di veti incrociati e richieste plurime su singoli posti, come, ad esempio, la poltrona di presidente del Consiglio comunale.
Chi è vicino al neo primo cittadino Enrico De Cristofaro ipotizza che potrebbe essere questa la strada che l’architetto aversano sarebbe pronto a percorrere se, in tempi ragionevoli, non si riesca a dare vita ad un esecutivo che rappresenti almeno le cinque liste civiche che sono riuscite a portare rappresentanti in consiglio comunale oltre alla parte politica rappresentata dall’ex presidente del consiglio comunale Peppe Stabile e dall’ex assessore alle finanze dell’amministrazione guidata dal compianto Peppe Sagliocco, Guido Rossi.
Stabile e Rossi non hanno rappresentanti in consiglio comunale; hanno raggiunto un accordo con De Cristofaro in extremis a pochissimi giorni dal ballottaggio e, quasi certamente, sono riusciti a fare la differenza tra l’architetto aversano e il candidato del centrosinistra Marco Villano. Ed è per questo che il sindaco si sente obbligato nei confronti dei due tanto da voler rispettare un accordo basato sulla parola. Vorrebbe, però, dare loro un assessore da far rientrare nelle quote rosa, considerato che tra le sue liste non riesce ad ottenere i tre nomi in rosa richiesti per assicurare il rispetto delle relative quote.
Una decisione questa della giunta tecnica che De Cristofaro potrebbe giocarsi perché sarebbe supportata anche da un assunto che vale in tutte le assemblee di fresca elezione: nessuno remerà contro in consiglio per non essere costretto a tornare a casa a nemmeno un mese dalle elezioni.
Per quanto riguarda la presidenza dell’assise cittadina, i nomi in predicato sono quelli di: Augusto Bisceglia, Michele Galluccio e Paolo Galluccio (rispettivamente consiglieri comunali i primi due e portavoce il terzo della lista Forza Aversa, composta da fuoriusciti da Forza Italia), Mario Tozzi e Isidoro Orabona (consiglieri comunali di Alleanza per Aversa e già assessori nelle giunte guidate da Mimmo Ciaramella), Alfonso Oliva (consigliere comunale di Aversa Domani e già assessore delle giunte Ciaramella). Furibonda, poi, la lotta per un posto in giunta.
La lotta è anche all’interno della stesa lista tra chi è stato eletto consigliere comunale, ad esempio, e chi è tra i primi dei non eletti. Nessuno vorrebbe indicare donne (ne sono necessarie almeno tre in giunta per non incorrere negli strali della giustizia amministrativa se non dello stesso prefetto), anche se ci sono alcuni di essi che, in un primo momento, avevano pensato di indicare donne presenti nelle loro liste come Noi Aversani con la neo consigliera Federica Turco o Alleanza per Aversa con Carla Verde, prima dei non eletti, moglie del presidente del consiglio comunale di Teverola Gennaro Caserta.