Aversa, primo Consiglio dell’era De Cristofaro tra contrasti, dissapori e una piccola rissa

di Antonio Arduino

Aversa – Il detto “sposa bagnata sposa fortunata” non sembra si possa applicare all’amministrazione targata Enrico de Cristofaro. Il primo Consiglio comunale, iniziato con la pioggia che cadeva si Aversa nella giornata di lunedì 25 luglio, ha manifestato i primi dissapori non solo tra maggioranza e opposizione ma all’interno della maggioranza stessa. Ci riferiamo alla elezione del presidente del Consiglio comunale che doveva essere scontata con la nomina di Augusto Bisceglia da ratificare al primo scrutinio. In realtà, sono state necessarie due votazioni perché al primo scrutinio, che richiedeva i due terzi dei voti, ci sono stati tre voti attribuiti a Mimmo Palmieri, forse da parte della maggioranza, sei schede bianche e un’astensione da parte del consigliere Mario Tozzi, seduto fra i banchi dell’opposizione mentre il collega di lista, essendo entrambi eletti con Alleanza per Aversa, Isidoro Orabona, sedeva tra quelli della maggioranza.

Tutto bene per Bisceglia al secondo scrutinio che, con i 15 voti della maggioranza, ha ottenuto la nomina a presidente dell’assise. Una nomina che ha evidenziato le contraddizioni presenti nel nuovo Consiglio comunale. Perché, malgrado il sindaco abbia più volte ribadito la volontà di intessere una collaborazione con l’opposizione per portare avanti insieme un lavoro comune fatto nell’interesse della città, gli ex candidati sindaco, in particolare, hanno espresso tutto il loro disappunto per l’imposizione del nome del presidente del Consiglio. Una scelta che speravano potesse essere fatta all’unanimità se fosse stata data loro la possibilità di decidere e non vedersi proporre solo il nome di un unico candidato nell’occasione dell’incontro tenuto a casa del primo cittadino.

Allo stesso modo hanno ribadito la condizione in cui, a loro parere, si troverebbe il sindaco, ossia “ostaggio” dei partiti di maggioranza che, di fatto, gli avrebbero impedito di realizzare quella giunta tecnica di alto profilo di cui aveva dato comunicazione. Non si può parlare di collaborazione e poi imporre i nomi che voleva la maggioranza e che, tra l’altro, erano noti da tempo attraverso la stampa.

Un concetto espresso duramente da Rosario Capasso di “Terra Libera” che, senza mezzi termini, ha affermato “avete i numeri e avete scelto il vostro presidente del Consiglio e la vostra giunta di quale collaborazione vogliamo parlare?”.

Ancora più dura è stata l’osservazione fatta da Marco Villano che ha messo in evidenza l’esistenza di possibili fratture interne alla maggioranza, in termini di mancanza di fiducia per essere stata costretta a “firmare” le schede elettorali indicando in maniera chiaramente comprensibile, quanto all’autore, il nome del candidato alla Presidenza del Consiglio.

Ancora una stoccata sulla nomina di Bisceglia è arrivata da Gianpaolo Dello Vicario che ha chiesto al primo cittadino quanto dovesse durare in carica il presidente dell’Assise: i due anni e mezzo, come letto dai giornali, o cinque, considerando che esisterebbe un accordo nella maggioranza di un cambio di guardia a metà mandato con il consigliere Mimmo Palmieri. Cambio di guardia che potrebbe interessare anche la composizione della giunta.

In fatto di stoccate di rilievo non è mancata quella dell’ex vicesindaco Nicla Virgilio, di Forza Italia, che, a proposito dell’osservazione fatta dal sindaco sull’assegnazione della direzione dei lavori per il completamento di Casa Cimarosa (che dovrebbe avvenire nella giornata di martedì sorteggiando dieci possibili candidati, dei quali valutare successivamente le caratteristiche per affidare l’incarico, dalla shortlist presente in Comune che, come ha sottolineato De Cristofaro ,non è stata creata da lui), ha ricordato che quella lista non ha validità poiché mai approvata. Quindi sorteggiare dei nomi da quell’elenco non avrebbe senso.

Per chiudere, ma solo perché sarebbe troppo lungo raccontare tutto quanto accaduto dentro la sala consiliare, c’è da sottolineare lo stato di tensione che si è verificato all’interno del Consiglio comunale dopo l’intervento consigliere Isidoro Orabona, il quale, dopo essersi dichiarato indipendente dalla lista Alleanza per Aversa, ha letto un comunicato considerato offensivo per l’intera lista da parte del consigliere Mario Tozzi, eletto nella stessa lista, che ha ufficializzato l’espulsione, già comunicata al presidente del Consiglio, di Orabona dalla lista Alleanza per Aversa avvenuta il 19 luglio, quindi molto prima della sua dichiarazione di indipendenza.

Da segnalare, infine, numerosi interventi critici del pubblico nei confronti dei consiglieri comunali che, in modo garbato, hanno risposto per le rime, senza che il presidente dell’Assise fosse in grado di frenare gli animi che, associati ad una pseudo rissa avvenuta nel corridoio del terzo piano e nello spazio antistante l’ascensore, ha messo in chiara evidenza il clima di contrasto che esiste nell’amministrazione partita il 25 luglio facendo passare in secondo piano l’ufficializzazione della nomina degli assessori che sono: Federica Turco vicesindaco con delega alla Pubblica istruzione, Gianpaolo Pisciotta con delega agli Affari generali, entrambi di “Noi Aversani”; Alfonso Oliva di “Aversa Domani” con delega a Sport e Cultura; Michele Ronza indicato da “Aversa Futura” con delega ai Lavori pubblici; Tiziana D’Aniello in quota sindaco con delega all’Ambiente, Paolo Galluccio di “Forza Aversa” con delega alle Politiche sociali; Francesca Sagliocco con delega al Bilancio.

Alla presidenza del consiglio Augusto Bisceglia di Forza Aversa. Mentre in consiglio abbiamo Forza Aversa con Michele Galluccio capogruppo, Mimmo Palmieri, Francesco Di Palma, Noi Aversani con Francesco Sagliocco capogruppo, Carmine Palmiero, Stefano Di Grazia, Nico Nobis, Aversa Domani con Raffaele de Gaetano capogruppo, Daniele Paolo Sbano, Danila De Cristofaro, Aversa Futura con Francesco Di Virgilio e Renato Oliva Alleanza per Aversa con Mario Tozzi, Isodoro Orabona indipendente eletto con Alleanza per Aversa.

Da ricordare l’ingresso in consiglio dei primi dei non eletti di Noi Aversani e di Aversa Domani, Nico Nobis e Danila De Cristofaro, in surroga dei consiglieri diventati assessori Turco e Oliva.

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