Aversa – Adesso il sindaco Enrico De Cristofaro non ha più giustificazioni da addurre per ritardare la formazione della giunta. La presidente del tribunale Napoli Nord, Elisabetta Garzo, ha ufficializzato i nomi dei consiglieri eletti che sono: Francesco Di Palma, Augusto Bisceglia, Mimmo Palmieri e Michele Galluccio di Forza Aversa; Francesco Sagliocco, Federica Turco, Carmine Palmiero e Stefano di Grazia di Noi Aversani; Alfonso Oliva, Raffaele de Gaetano e Daniele Paolo Sbano di Aversa Domani; Francesco Di Virgilio e Renato Oliva di Aversa Futura; Mario Tozzi e Isidoro Orabona di Alleanza per Aversa per la maggioranza.
Alfonso Golia, Elena Caterino, Marco Villano, Giovanni Innocenti, Paolo Santulli, Rosario Capasso della coalizione di centro sinistra, Maria Grazia Mazzoni del M5S, Nicla Virgilio, Gianpaolo dello Vicario dei Forza Italia per l’opposizione.
Una rosa di nomi che mette chiaramente in evidenza la difficoltà a formare la giunta per la volontà di essere presenti nell’esecutivo, e in maniera proporzionale al numero di consiglieri conquistati, espressa in maniera chiara o velata dai componenti delle liste costituenti la coalizione di maggioranza.
A questo si aggiunga la difficoltà che potrebbe avere nel dovere rispettare le quote rosa nell’esecutivo se De Cristofaro dovesse essere obbligato, per accordi per elettorali, ad attingere dai consiglieri eletti essendo Federica Turco, l’unica donna eletta per la maggioranza e, a nostro personale parere, la difficoltà rappresentata dall’eccessiva presenza di ex assessori e consiglieri anziani che, giustamente, potrebbero aspirare a fare parte dell’esecutivo, senza aggiungere le aspirazioni dei coordinatori delle liste che hanno lavorato senza essere candidati puntando ad ottenere spazio per i meriti acquisiti sostenendo la candidatura del primo cittadino come sembra essere il caso di Paolo Galluccio che ambirebbe alla carica assessoriale, creando malumori tra gli eletti della lista di Forza Aversa.
Ultima ma, forse solo per il momento, la difficoltà rappresentata dai veti interni alle stesse liste della coalizione che vedono proporre nomi diversi per un “posto” da assessore da indicare in rappresentanza della lista comune. E’ questo il caso della lista “Alleanza per Aversa” dove, malgrado la volontà espressa dal coordinatore Nicola De Chiara, sottoscritta in un documento consegnato al sindaco, dal consigliere eletto Mario Tozzi e dai consiglieri primo e secondo dei non eletti, di dare spazio quale assessore a Carla Verde, prima donna tra i non eletti della lista “Alleanza per Aversa”, sarebbe arrivato il “no” del consigliere Isidoro Orabona, eletto nella medesima lista che gradirebbe Francesca Palmieri e che, a questo punto, sarebbe pronto a dichiararsi indipendente.
In pratica, è caos all’interno di “Alleanza per Aversa” in fatto di indicazioni per la carica di assessore. Una situazione complicata dal veto che sarebbe stato opposto da Gianpiero Zinzi alla nomina di Carla Verde che creerebbe non poche perplessità al primo cittadino. In pratica è una matassa difficile da dipanare quella che ha in mano De Cristofaro se il neo sindaco intende far prevalere gli interessi di parte agli interessi della collettività.
Le soluzioni al problema sono due, anzi tre: una affidata alla volontà dei componenti di liste e partiti della coalizione che potrebbero o, meglio, dovrebbero fare tutti un passo indietro accettando di limitare i desideri, se hanno un minimo d’interesse per le sorti di Aversa; le altre due sono di competenza del sindaco che potrebbe nominare una giunta tecnica disinteressandosi di desideri e pretese, sicuro che la cittadinanza capirà la scelta perché tutti gli aversani ormai hanno cominciato a pensare e valutare, l’altra è dimettersi facendo tornare Aversa alle urne, prevenendo, così, errori che condannerebbero la città al fallimento.