Caserta – Si è svolto venerdì mattina, alla Prefettura di Caserta, l’incontro tra il prefetto Arturo De Felice e il senatore Lucio Romano, accompagnato dai funzionari della Commissione straordinaria diritti umani del Senato della Repubblica.
Dopo aver ricordato insieme le vittime di Nizza, il Prefetto De Felice ha fatto il punto sulle presenze in provincia: 1.612 i richiedenti asilo, accolti in 57 strutture distribuite su appena 35 Comuni sui 104 che ne conta la provincia. Mancano, secondo la prefettura, cooperative e operatori disponibili ad attivarsi – solo 22 al momento – e i bandi vanno spesso deserti. Nonostante l’impegno di alcune chiese locali – come ad Aversa e la stessa Caserta – e delle rispettive Caritas, si fa fatica a individuare strutture adeguate e da mettere a disposizione.
“Premesso l’impegno incessante del Prefetto e dei suoi collaboratori, la situazione dei richiedenti asilo nella provincia di Caserta desta preoccupazioni. L’incontro di oggi si pone in un’ottica di fattiva cooperazione interistituzionale, al fine di trovare soluzioni ai problematici profili connessi al flusso di migranti nel nostro territorio, soprattutto quelli di ordine logistico. Come Commissione del Senato diamo la piena e convinta disponibilità per ogni ulteriore apporto di nostra competenza”, dichiara il senatore Lucio Romano, membro della ‘Commissione per la tutela dei diritti umani’ e vicepresidente della ‘Commissione per le Politiche Europee’, al termine dell’incontro di questa mattina.
“Gli uffici della prefettura si stanno adoperando per velocizzare i pagamenti, uno degli ostacoli segnalati dalle cooperative alla loro partecipazione ai bandi. Lunedì prossimo sono attesi altri 40 migranti – prosegue Romano – ma il numero potrebbe aumentare e se non si trovano rapidamente altre concrete soluzioni diventerebbe inevitabile l’allestimento di una tendopoli: questo deve essere scongiurato con l’impegno collettivo dei Comuni, società civile e chiese locali”.
“È un’emergenza che va affrontata con lucidità e ragionevolezza, con soluzioni rispettose sia dei diritti umani dei migranti sia delle aspettative di sicurezza dei cittadini”, conclude il senatore Romano.