Sant’Arpino – In riferimento al Decreto 15/2016 del Comune di Sant’Arpino, che ha come oggetto il conferimento dell’incarico in materia di Cultura E Politiche Giovanili al Presidente del Consiglio Comunale Ivana Tinto, riportiamo una nota di “Alleanza Democratica per Sant’Arpino“.
Con grande stupore assistiamo ancora una volta, all’ennesima dimostrazione di “democrazia” messa in campo dal sindaco Giuseppe Dell’Aversana. Ciò che vogliamo sollevare quest’oggi, non è un attacco personale alla Consigliera Tinto, ma l’intento è quello di evidenziare una delicata questione politica.
Con le deleghe conferite alla Tinto, viene a mancare il ruolo di “primus inter pares” dello stesso presidente. E questo perché, il suo compito, è quello di disciplinare gli interventi dei singoli consiglieri comunali, ammettere le interpellanze, le interrogazioni, le mozioni dei singoli consiglieri, e dirigere la seduta.
La funzione del presidente, è indirizzata al corretto funzionamento delle istituzioni, e quindi deve essere del tutto neutrale, garantendo la sua imparzialità nello svolgimento delle attività del Consiglio.
Premesso ciò, ci chiediamo, cosa accadrà quando si dovranno prendere decisioni in merito alle politiche giovanili e alla cultura?
Chi garantirà il ruolo superpartes che dovrebbe essere esercitato del Presidente del Consiglio Comunale?
Il controllato diventerà anche il controllore dei suoi atti?
Ci stupisce, che proprio Peppino Dell’Aversana, che durante la campagna elettorale ha decantato così tanto i principi di trasparenza e legalità, si sia macchiato di una tale decisione.
Ma ciò che ci lascia allibiti, è che la stessa Tinto, che è stata votata all’unanimità dai consiglieri comunali in quanto persona perbene e competente, abbia accettato tale incarico senza batter ciglio e senza pensare alle conseguenze politiche che sarebbero sorte, mettendo in discussione il proprio ruolo.
Per queste motivazioni e nel rispetto delle opposizioni, della fiducia dimostratagli, ma soprattutto nel rispetto delle regole del buon senso, chiediamo alla Tinto di rimettere le deleghe nelle mani del sindaco, dando dimostrazione del suo alto senso civico.
Per non essere tacciati per chi vuol fare una caccia alle streghe, ricordiamo al sindaco Dell’Aversana, quanto accaduto nel Comune di Altavilla Irpina nel 2013.
Il Prefetto di Avellino, a seguito di un esposto presentato da alcuni consiglieri comunali di opposizione per un caso analogo a quello di Sant’Arpino, impose all’Amministrazione di rivedere le deleghe assegnate al presidente del Consiglio, cosa poi puntualmente accolta dal sindaco stesso.
Tale decisione fu presa proprio per non far venir meno il ruolo del presidente, in quanto figura di garanzia di tutto il Consiglio.
Ci auguriamo pertanto, che la nostra istanza sia accolta, e che il buon senso prevalga nell’interesse di tutta la cittadinanza.
Alleanza Democratica per Sant’Arpino