Sant’Arpino, donne contro la violenza: tante iniziative sul territorio

di Redazione

Lo sportello d’ascolto Antiviolenza, istituito a Sant’Arpino il 19 luglio 2012, martedì compie quattro anni e continua a fornire sostegno alle tante persone vittime di maltrattamenti. Questo servizio, atto a contrastare il fenomeno sempre più diffuso della violenza sulle donne, e della violenza in genere, è totalmente gratuito e fu il primo ad essere realizzato nell’agro Atellano.

Istituito, grazie all’impegno della consigliera Iolanda Boerio, all’epoca assessore alle Pari Opportunità, il punto d’ascolto nacque dal protocollo d’intesa con l’associazione “Noi Voci di Donne”, guidata dalla Presidente Pina Farina, e l’Amministrazione Comunale retta dall’allora primo cittadino Eugenio Di Santo. Attualmente lo sportello si trova, per quanti hanno bisogno di appoggio, nella sede di “Alleanza Democratica per Sant’Arpino”.

“Una tragica casualità – dice la Boerio – che il compleanno del nostro progetto antiviolenza ricada in questi giorni segnati da tragici eventi internazionali. Noi tutti, anche a livello locale abbiamo il dovere di aiutare le persone colpite da tragedie improvvise e di promuovere uno spirito di solidarietà e di fratellanza”.

La consigliera, ricorda: “Lo sportello fu istituito nel ventennale di una strage che ha colpito e segnato la nostra nazione, la strage di via D’Amelio, durante la quale persero la vita il Giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta di cui faceva parte anche Emanuela Loi, la prima donna a cadere in servizio. Un giorno non casuale, una ricorrenza voluta per ribadire l’impegno per la legalità, la giustizia ed il giusto riconoscimento alle donne. Un impegno che continua negli anni e che attraverso il Movimento Femminile, Politico, Culturale e Sociale Noi Donne, trae nuova linfa con tanti progetti che saranno presentati a breve.”

La Boerio ribadisce proprio l’importanza del ruolo delle Donne “che per natura sono più tenaci, ma anche più abituate all’educazione e alla formazione dei figli, per questo – dice – abbiamo pensato ad attività volte a promuovere la responsabilità civile, a contrastare la violenza di genere, e ad interventi mirati per il sostegno delle fasce sociali più deboli”.

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