Sant’Arpino – Sulla vicenda della farmacia comunale, occorre fare le dovute precisazioni, in quanto qualcuno finge di non capire quale sia la questione principale. Non si contesta il fatto che la farmacia sia stata spostata a Piazzetta Paradiso, si sottolinea invece la cattiva gestione amministrativa ed il danno arrecato alla casse comunali ed alle tasche dei cittadini santarpinesi.
Si condanna il “modus operandi” adottato dall’Amministrazione Di Santo prima e da quella Zullo. La cittadinanza deve sapere che a seguito dello spostamento della Farmacia Comunale da Via Gemito a Piazzetta Paradiso si sono instaurati una serie di contenziosi amministrativi e da ultimi civili, dove il Ciss, che gestisce la farmacia comunale, ha proposto richiesta di risarcimento danni che ora è oggetto di giudizio arbitrale in relazione al quale il Comune di Sant’Arpino ha provveduto a nominare solo l’arbitro e non anche l’avvocato che potesse difendere l’Ente e soprattutto contestare le somme richieste dal CISS, nonché opporsi all’ammissibilità dei mezzi istruttori.
Ora vi è un’udienza prossima a settembre dove il Comune di Sant’Arpino ormai è decaduto dalle proprie difese. Quindi ciò che si contesta è l’inattività del Comune di Sant’Arpino e non si comprende come mai il Comune non si sia difeso in questa fase precedente e non abbia contestato l’ammontare della richiesta di risarcimento.
Atteso dunque che il Consorzio Ciss richiede questa somma in virtù di un precedente lodo arbitrale dove il Comune non era parte del giudizio, perché il Comune di Sant’Arpino deve pagare tale somma senza aver visionato o comunque contestato il relativo importo? Far pagare 275.000 euro ai cittadini per non aver saputo gestire lo spostamento della farmacia comunale è davvero il colmo. Noi ci costituiremo con un avvocato per cercare di limitare i danni fin dove possibile.
“Speranza e Futuro per Sant’Arpino”