Tribunale Napoli Nord, gli avvocati aversani voteranno al Congresso con i colleghi sammaritani

di Livia Fattore

Aversa – Gli avvocati casertani con studio nei 19 comuni dell’Agro Aversano che rientrano nel circondario del Tribunale di Napoli Nord in Aversa voteranno i propri delegati al congresso nazionale forense insieme ai colleghi appartenenti al consiglio dell’ordine di Santa Maria Capua Vetere.

Quest’ultimo, infatti, in occasione della sua prima seduta dopo che il Consiglio Nazionale Forense lo aveva invitato a farlo, ha revocato la delibera con la quale si escludevano i colleghi ‘aversani’ dalla votazione. Se così fosse stato, gli avvocati casertani che fanno capo al tribunale di Napoli Nord non avrebbero preso parte alla votazione, né con elettorato attivo né con quello passivo, non facendo, di fatto, parte di alcun ordine, non essendo ancora stato costituito quello di Aversa, pur continuando a pagare il contributo di iscrizione all’ordine forense sammaritano.

Chiuso questo capitolo, però, gli avvocati di Napoli Nord si trovano di fronte alle carenze dell’ufficio circondariale locale del giudice di pace. Ufficio che a settembre prossimo dovrebbe riprendere le attività, dopo la pausa feriale di agosto, presso l’edificio della ‘Cavallerizza’, attiguo al tribunale.

«A seguito della segnalazione di diversi colleghi, prima dei quali Nevia Mottola, -ha dichiarato il presidente della Camera Civile di Aversa Carlo Maria Palmiero- ho contattato la Presidente del Tribunale di Napoli Nord, la dottoressa Elisabetta Garzo, per segnalarle il disagio degli avvocati che stanno tenendo udienza presso i locali del giudice di pace di Napoli Nord in Aversa in piazza Plebiscito: troppo caldo, troppa folla, spazi angusti».

«La dottoressa Garzo –ha continuato l’avvocato aversano- mi ha riferito che si è tenuta una riunione operativa per la razionale effettuazione del trasloco dell’Ufficio dall’attuale sede a quella nuova di Via Cavallerizza, adiacente il Castello Aragonese. Entro il mese di agosto sarà installato l’impianto ascensore e dal primo settembre confida che le udienze possano svolgersi nella nuova sede in modo ottimale. A mio avviso, ove, noi avvocati, ritenessimo insostenibili le attuali condizioni di lavoro (che, com’è noto, hanno dato luogo a detto trasferimento) potremo chiedere la sospensione delle udienze. Prima di proporre questo, vorrei sentire più colleghi, sia in ragione delle poche udienze ancora da trattare prima della pausa estiva, sia in ragione dei rinvii d’ufficio che tale decisione provocherebbe».

A fargli eco proprio l’avvocatessa Mottola che afferma: «Credo che le udienze possano e debbano essere sospese dal 18 Luglio in poi. Davvero è una situazione insostenibile fisicamente e mentalmente. A volte trovo vergognoso svolgere questa professione, per la quale ho e abbiamo studiato tanto. Trovo altresì vergognoso ascoltare i commenti dei terzi (parti, testimoni e Ctu) che arrivando lì rimangono basiti. Questo non fa altro che svilire noi e la nostra professionalità». In questo senso è, ora, in corso una raccolta di firme tra gli avvocati per chiedere la sospensione a partire da lunedì prossimo.

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