Blitz dei carabinieri nel Napoletano contro due clan rivali che da anni sono in contrasto per la gestione degli affari illeciti a Ercolano, nella zona vesuviana. Indagini, coordinate dalla Direzione investigativa antimafia, hanno portato a 23 misure cautelari, 9 delle quali a carico di indagati già detenuti; i provvedimenti restrittivi riguardano 16 tra elementi di spicco e affiliati del cartello Ascione-Papale e 7 della cosca Iacomino-Birra.
Le ipotesi di reato contestate vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, all’estorsione, al sequestro di persona, alla detenzione illegale di armi e munizioni anche da guerra, reati aggravati dalla fianlità mafiosa.
Le indagini sono partite nel 2014, e si basano su intercettazioni, anche video e anche di colloqui in carcere di detenuti, su sequestri di armi e su dichiarazioni di pentiti, tra cui Antonella Madonna, arrestata il 5 dicembre 2012, moglie del boss detenuto al 41 biss Natale Dantese e a sua volta reggente del clan Ascione-Papale.
Nel mirino dei pm antimafia, la ‘guerra’ tra clan tra 2009 e 2014, e in particolare le estorsioni degli Acione-Papale a una paninoteca e a un centro scommesse di Ercolano e una rapina a una ditta per la lavorazione di pellami e stoffe ‘amica’ dei Birra-Iacomino.
Tra i sequestri, spiccano quello il 6 agosto 2014 di 6 pistole e quello del 27 gennaio 2009 di diverse armi tra cui un mitra Ak-47 e uno Mp-40 nonchè due ordigni bellici modello F1. Proprio per recuperare un arsenale della cosca e per evitarne il sequestro da parte delle forze dell’ordine, affiliati esercitarono una costrizione fisica nei confronti del padre di Antonella Madonna.