I consiglieri del Movimento Cinque stelle hanno abbandonato l’aula del Consiglio Regionale della Campania all’avvio dei lavori di oggi per protestare contro la presenza in aula di Stefano Graziano, consigliere autosospeso da Pd, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.
“Graziano – ha detto la consigliera del M5S Valeria Ciarambino – ha continuato a percepire in questi mesi lo stipendio nonostante la sua assenza. Oggi riappare come novello figliol prodigo, ricevendo baci e abbracci. Che il ritorno avvenga oggi, nell’anniversario della morte di Paolo Borsellino, rende la cosa ancora più grave. Abbandoniamo l’aula per qualche minuto perché siamo indignati e ricordiamo anche che quest’aula è intitolata a Giancarlo Siani. Uscendo, diciamo da che parte sta il Movimento Cinque Stelle e non è certo la parte della camorra”.
Il commento di Graziano – “Di fronte a quanto accaduto in aula non posso non ribadire che nel nostro Paese si è innocenti fino al terzo grado di giudizio. Non posso non sottolineare che ricevere un avviso di garanzia non può essere equiparato ad una sentenza di condanna o ad un attestato di colpevolezza ma è, appunto, uno strumento posto a tutela dell’indagato durante la delicata fase delle indagini”.
Lo dichiara Graziano, che spiega: “Ho preferito essere ascoltato dai pubblici ministeri non per attendere che la vicenda cadesse nel dimenticatoio ma perché ho grande rispetto per il lavoro della magistratura e per le istituzioni”. “E’ una polemica strumentale perché già nelle scorse settimane ho partecipato a sedute di commissioni. Ringrazio i colleghi che hanno preso la parola come segno di solidarietà nei miei confronti e contro i processi mediatici”, conclude.