Catania – La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, hanno posto in stato di fermo di polizia giudiziaria due cittadini gambiani, gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco di 263 migranti giunti al porto di Catania ieri a bordo della motonave “Dignity I” di “Medici senza frontiere” che li aveva soccorsi in acque internazionali, il 6 luglio scorso, su due distinti gommoni.
Gli investigatori della squadra mobile e del Nucleo di Polizia tributaria – con la collaborazione della locale Sezione operativa navale delle Fiamme Gialle – hanno acquisito le prove necessarie all’adozione dei provvedimenti di fermo nei confronti dei due africani.
Dalle dichiarazioni dei migranti è emerso che costoro, giunti dai paesi d’origine in Libia, sono stati poi spostati da Tripoli in “connection house” a Sabratah e dopo circa una settimana imbarcati sui gommoni.
Le indagini hanno permesso di raccogliere concordanti elementi a carico dei due arresti, uno in veste di “comandante”, l’altro di “bussola”. Dall’inizio del 2016 sono 58 gli scafisti fermati a fronte dei 16 sbarchi avvenuti al Porto di Catania.