Mammola (Reggio Calabria) – Alle prime luci dell’alba, a Mammola, i carabinieri della locale stazione, a conclusione di una mirata attività info-investigativa di osservazione e pedinamento, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per coltivazione di sostanza stupefacenti, un 27enne e un 25enne, entrambi operai originari di Platì.
U due ragazzi sono stati sorpresi mentre coltivavano una piantagione di canapa indiana, sita in un terreno demaniale in località “Ricciardo” e ben occultato tra la fitta vegetazione, composta da tre piazzole dove erano messe a dimora circa 150 piante di canapa indica, di altezza compresa tra i 100 e i 200 centimetri, il cui valore stimato qualora immesse sul mercato sarebbe stato di circa 200mila euro.
La piantagione veniva annaffiata attraverso un tubo di gomma che rilasciava gradualmente l’acqua necessaria per l’irrigazione, sotterrato e collegato ad una vicina fiumara.
I carabinieri – previa campionatura – hanno provveduto al sequestro di una parte della sostanza stupefacente che verrà ora inviata al Risd i Messina, per effettuare le successive analisi di laboratorio
necessarie a individuare il principio attivo dello stupefacente in esse contenuto. Le restanti piante sono state distrutte con il fuoco sul posto.
I due arrestati, espletate formalità di rito, sono stati condotti nella casa circondariale di Locri, su disposizione dell’autorità giudiziaria.