Ha causato la morte di Livia Barbato e Aniello Miranda, Aniello Mormile, il 30enne che la notte del 25 luglio 2015 guidò contromano in Tangenziale causando un terribile incidente. La condanna è arrivata oggi da parte del giudice Rosa De Ruggero: venti anni di reclusione.
La tensione in aula è stata altissima. La sentenza è stata letta dopo le brevi repliche, che hanno aperto l’udienza, da parte del pm Salvatore Prisco, titolare del fascicolo, e dell’avvocato Andrea Raguzzino che rappresenta i familiari di Livia costituitisi parte civile. Una breve replica c’è stata anche da parte degli avvocati Gaetano Baccari e Gaetano Porto, difensori di Mormile.
Tutti hanno voluto ribadire le proprie posizioni. Pm e parte civile sostengono la tesi dell’omicidio volontario, la difesa quella dell’omicidio colposo. Infatti, Per l’accusa Mormile era lucido alla guida quella notte, per la difesa era invece in preda a un black out alcolico.
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