Roma, taxi abusivi: raffica di controlli e sanzioni

di Redazione

Roma – Per accompagnare i turisti ed i pellegrini nei luoghi più belli della Città eterna e della Roma cristiana avevano architettato un piano semplice ma efficace: occupare, con una logica quasi militare, tutte le vie d’accesso alla Capitale, porti, aeroporti e stazioni ferroviarie, a prescindere dal possesso di licenza e dall’idoneità del mezzo adoperato, ma non avevano considerato quanto la necessità di farsi comunque notare dal potenziale cliente potesse rapidamente ritorcerglisi contro.

Per garantire la regolarità della concorrenza nel settore del trasporto di persone, i finanzieri del comando provinciale Roma hanno presidiato le stazioni ferroviarie della Capitale, gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino ed il porto di Civitavecchia, effettuando, dall’inizio dell’anno, 2.554 controlli e riscontrando 361 violazioni, 198 delle quali al codice della navigazione, disciplinante la circolazione stradale ed il trasporto di cose e persone negli spazi portuali e aeroportuali. Nella sola Capitale sono 70 le violazioni riscontrate, cui è conseguito il fermo di 18 veicoli.

Gli approfondimenti delle Fiamme Gialle, oltre che sul possesso del titolo necessario per poter provvedere al trasporto di persone, vertono sulla ricostruzione dei redditi maturati dai conducenti scorretti, molti dei quali irrispettosi anche di qualunque codice d’onore che vieta di lucrare sulle spalle del turista nella speranza di vederlo presto tornare nella Capitale.

Il contrasto all’abusivismo nel settore dei trasporti è uno dei pilastri del piano d’azione “Jubilaeum”, adottato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma per l’intera stagione giubilare a garanzia del corretto soddisfacimento dei bisogni dei pellegrini.

L’iniziativa si abbina all’adozione di forme di costruttiva collaborazione con Enti locali e associazioni di categoria per la collazione di elementi informativi sui tanti soggetti operanti nel variegato mondo dell’illegalità.

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