Un magistrato in servizio alla Corte di Cassazione e sua moglie sono indagati nell’ambito di un’indagine che ha portato alla scoperta di un’abitazione adibita a casa di appuntamenti a Lecce.
All’interno dell’immobile, di proprietà del magistrato, si prostituivano diverse ragazze originarie della Romania.
Il viavai di clienti in quell’edificio non era passato inosservato. Così gli agenti della squadra mobile di Lecce hanno immortalato con delle videocamere tutti i movimenti sospetti e i clienti, identificati e accompagnati in Questura.
Il magistrato e la moglie, che secondo gli inquirenti non potevano non sapere di cosa accadeva nella loro proprietà, dovranno rispondere di sfruttamento della prostituzione.