Terrorismo, Mattarella: “E’ la stagione della violenza”

di Stefania Arpaia

Roma – In seguito al susseguirsi di innumerevoli attentati, il Presidente della Repubblica è tornato a parlare di terrorismo.

“Quel che dobbiamo impedire è che la paura ci vinca. Non possiamo consentire che il nostro Paese entri nell’età dell’ansia – ha detto Sergio Mattarella nel corso della cerimonia del ventagli – Questo dovrebbe essere, e deve essere, invece, il tempo della responsabilità. E la responsabilità richiede impegni comuni al di sopra delle divisioni. Sul piano continentale e su quello interno. Occorre una sempre più ampia e completa collaborazione operativa tra gli Stati”.

“Da tante parti è stato sottolineato più volte che è anzitutto sul terreno della cultura e dei valori che è possibile battere la violenza che aggredisce le nostre città. Il clima di incertezza si riflette anche nel linguaggio della politica, dei media e dei social. Un linguaggio talvolta caratterizzato da toni aspri. Il pensiero corre anche alla recente strage di Kabul, a Istanbul, a Orlando, ai tanti attentati in Iraq, alle vittime negli ospedali della Siria, alla strage di disabili in Giappone. Nessun luogo è ormai lontano e in nessun luogo la violenza può essere considerata normale”, ha aggiunto.

“La violenza è tornata a diffondersi in Europa attraverso strade differenti – ha proseguito – Di fronte a un fenomeno così diversificato e complesso occorre trovare la capacità di analizzarlo nella sua completezza per poterlo contrastare e sconfiggere. Siamo sfidati dal terrorismo e veniamo interpellati dalle periferie esistenziali presenti nelle nostre società urbane, nei territori dell’Europa, e, allo stesso tempo, dalle periferie del mondo”.

Inevitabile il riferimento al prete sgozzato a Rouen, martedì, da due stranieri: “Padre Jacques Hamel, trucidato ieri nella sua chiesa, aveva definito un tempo per essere rispettosi degli altri, chiunque essi siano, parole che sottolineano l’enormità del crimine”.

“Non vi è soltanto l’assalto, feroce, del terrorismo. Questa stagione sembra dare spazio a ogni tipo di violenza, sembra favorire il propagarsi anche di germi endogeni rimasti a lungo nascosti, sotto controllo, nelle nostre società e che, all’improvviso, esplodono. Né possiamo dimenticare che gli assassini di Parigi e di Bruxelles erano nati e cresciuti in Paesi europei. La diversità delle cause di stragi e crimini accresce l’allarme. Sembra davvero che il démone della violenza si sia nuovamente diffuso in Europa”, ha concluso Mattarella.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico