Aversa – Il caso della discussa nomina di Di Virgilio a presidente della commissione speciale di studio sui debiti fuori bilancio porta anche ad una mozione di sfiducia al presidente del Consiglio Augusto Bisceglia. E’ quella presentata dai consiglieri di opposizione Paolo Santulli (nella foto), Rosario Capasso e Giovanni Innocenti.
L’istituzione della commissione speciale era stata proposta dalla minoranza e votata all’unanimità dal Consiglio. Come componenti venivano eletti Maria Grazia Mazzoni e Rosario Capasso, per la minoranza; Francesco Di Virgilio, Nico Nobis e Domenico Palmieri per la maggioranza. Mancava solo l’elezione del presidente che veniva fissata per il giorno 4 agosto.
Prima di quella data il consigliere Capasso, come rappresentante dell’opposizione, designava, come previsto dal regolamento, la consigliera Mazzoni del M5S, che si dichiarava disponibile a ricoprire la carica. Anche il consigliere Di Virgilio si proponeva come presidente. A quel punto si passava alla votazione e, con tre voti, risultava eletto Di Virgilio.
Ma i consiglieri della minoranza ritengono sia stato violato il combinato disposto dell’articolo 41 dello Statuto Comunale e dell’articolo 76, comma 3, del regolamento comunale, che prevede “la nomina del Presidente deve avvenire su designazione dei gruppi consiliari di minoranza”.
Da qui la proposta al Consiglio di votare la mozione di sfiducia al presidente dell’Assise, Bisceglia, per aver “violato le norme statutarie e regolamentari, nonché quelle democratiche, civili e di rispetto; per non aver tutelato le minoranze e, soprattutto, per aver violato le normative vigenti delle quali dovrebbe essere il garante”.
I tre esponenti dell’opposizione chiedono, inoltre, al Consiglio di “prendere atto che l’elezione di Virgilio è stata realizzata in violazione delle stesse norme statutarie e regolamentari, richiamate per il presidente del Consiglio, e quindi inefficaci”.
