Aversa, Irene Grandi madrina del Premio Bianca d’Aponte 2016

di Redazione

Sarà Irene Grandi la madrina della 12esima edizione del Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa, il concorso riservato a sole cantautrici che approderà alle serate finali nella cittadina campana il 28 e 29 ottobre, come sempre con la direzione artistica di Fausto Mesolella.

La cantautrice toscana, che porterà sul palco del Teatro Cimarosa i suoi successi, avrà anche il compito di presiedere la giuria del Premio e di reinterpretare uno dei brani di Bianca d’Aponte, l’artista aversana scomparsa prematuramente nel 2003 alla vigilia della pubblicazione del suo primo disco.

A precedere Irene Grandi, nel ruolo di madrina, sono state altre grandi protagoniste della musica in Italia: Paola Turci, Nada, Cristina Donà, Petra Magoni, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Mariella Nava, Elena Ledda, Andrea Mirò, Fausta Vetere, Brunella Selo. A contendersi il più importante riconoscimento nell’ambito della canzone d’autore femminile saranno invece dieci artiste provenienti da tutta Italia. Giovanna Dazzi di Parma con ‘Orione’; Marta Delfino di Savona con ‘Abramovic’; Dominique Fidanza di Lucca con ‘L’aciddruzzu’; Nicoletta Grazzani di Cuneo con ‘Ad Abelardo, Eloisa’; Gabriella Martinelli di Bologna con ‘La pancia è un cervello col buco’; Chiara Minaldi di Palermo con ‘Un’anima’; Veronica Punzo di Macerata con ‘Il tempo che ho perduto’; Agnese Valle di Roma con ‘Cambia il vento’; Clarissa Vichi di Pesaro con ‘Un fiore’. Le selezioni sono frutto di un mese e mezzo di lavoro del Comitato di Garanzia del Premio.

Il Comitato (che in gran parte formerà anche la giuria nelle serate finali) è formato da giornalisti, produttori, autori e musicisti, tra i più importanti del mondo musicale italiano. Le passate edizioni del Premio sono state vinte da Veronica Marchi e Germana Grano (ex aequo, 2005), Chiara Morucci (2006), Mama’s Gan (2007), Erica Boschiero (2008), Momo (2009), Laura Campisi (2010), Claudia Angelucci (2011), Charlotte Ferradini (2012), Federica Abbate (2013), Elisa Rossi (2014), Irene Ghiotto (2015).

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