Aversa – “Approvare la preparazione di tutti gli atti necessari, da trasferire al Ministero delle Finanze, presso la sede provinciale di Caserta, a dimostrazione dell’attività realizzata fin qui per la realizzazione della pista di atletica leggera, nonché il percorso ancora necessario per completare l’investimento, al fine di ottenere una ulteriore proroga e non perdere il finanziamento di un milione e centomila euro”.
Questo il grido di allarme che viene dall’ex parlamentare e attuale consigliere comunale aversano Paolo Santulli che da 11 anni, tra diverse dimenticanze di terzi, sta lottando per non far perdere alla città un contributo pari a 1 milione 100mila euro avuti dal Ministero delle Finanze e del suolo concesso dal Demanio per la realizzazione di una pista di Atletica Leggera.
Nel 2005, quando era parlamentare, Santulli riuscì a far ottenere ad Aversa un finanziamento di 1 milione e 700mila euro. La prima tranche di 600mila euro, per distrazione, non fu richiesta dal Comune di Aversa e andò persa.
«Nel frattempo, – afferma Santulli – il sottoscritto si è candidato Consigliere Comunale e si è occupato di questa vicenda per la realizzazione dell’impianto sportivo utilissimo in particolare per i giovani in una realtà dove ci sono pochissime strutture sportive pubbliche. Infatti nel corso degli anni il sottoscritto ha recuperato con emendamenti ai bilanci comunali, i 600mila euro, la famosa prima tranche, persa improvvidamente. Certo, con questo tipo di recupero, la disattenzione del funzionario è stata pagata dai Cittadini aversani. Pensate, solo perché quel signore, si era dimenticato di richiedere i soldi al Ministero. Naturalmente nessuno è intervenuto a sanzionare il responsabile di questo misfatto”.
Pur avendo rimesso insieme la somma utile per realizzare l’opera pubblica, ad Aversa non si è trovato un suolo pubblico utile per fare la pista, e i soldi disponibili non erano sufficienti per acquistare un suolo privato. Ancora Santulli, grazie alle possibilità offerte dal federalismo demaniale, riuscì ad ottenere l’area di Aversa, definita Ex Piazza d’Armi e poi ex campo profughi di Carinaro, di circa 50mila metri quadri, che attualmente occupa il Comune di Carinaro con la Villa Comunale, un parcheggio, ed un’ulteriore appezzamento contiguo, agricolo. Nel marzo del 2015 quel suolo è passato al Comune di Aversa. Ovviamente tale passaggio è vincolato alla realizzazione della pista di atletica leggera, pena la decadenza. In questi anni, inoltre, vi è già stata una prima proroga di scadenza dei finanziamenti al prossimo aprile.
Purtroppo, oltre a vari adempimenti burocratici, tra i quali il cambio di destinazione d’uso dell’area con le prese d’atto di Provincia e Regione, vi sono stati diversi intoppi e, ad oggi, il progettista non ha ricevuto l’incarico, i tempi per fare il progetto, con tutti gli ulteriori atti burocratici, e poi fare la gara di appalto, tenuto anche conto delle lungaggini della stazione appaltante, certamente non consentiranno di rispettare i il termine posto dal Ministero delle Finanze con la proroga triennale.
Da qui l’appello, con una mozione, al sindaco e al Consiglio Comunale di Aversa. Diversamente, tutti gli sforzi prodotti dal 2005, circa 11 anni, “saranno buttati al vento, per la soddisfazione di quanti praticano la politica del tanto peggio tanto meglio, che se ne fregano altamente di sottrarre l’opportunità di un impianto sportivo pubblico ai cittadini aversani”.