I carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese, nella mattinata di martedì, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare applicativa della misura degli arresti domiciliari, emessa dal gip di Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a carico di Michele Di Leone, commerciante del posto, raggiunto da un grave compendio indiziario per i delitti di porto in luogo pubblico e detenzione di arma da fuoco.
I fatti per i quali si procede risalgono al decorso 27 luglio, quando l’uomo, trovandosi a Piedimonte Matese a bordo di una Fiat 500 rossa, incontrava Maria Di Virgilio, 19enne di Gioia Sannitica, conosciuta per frequentazioni avvenute nel recente passato e gli offriva un passaggio per riaccompagnarla a casa. La donna, che al momento si trovava con il figlio minore di 17 mesi, accettava l’invito avendo appena avuto un litigio con l’attuale convivente.
Nel tragitto Di Leone si accorgeva di essere seguito dal convivente della ragazza e mostrava subito insofferenza, invitando la ragazza a chiamare il convivente medesimo, affinchè desistesse dal seguirli, minacciando di fare uso della pistola che portava con sé.
Dopo essere stata lasciata da Di Leone nei pressi dell’abitazione, la ragazza veniva raggiunta dal convivente, che aveva parcheggiato l’autovettura nei pressi del cancello di ingresso. Mentre, dunque, la Virgilio ed il convivente, Ciardiello, erano intenti a chiarire fra di loro i motivi della discussione, udivano una vettura sopraggiungere e, successivamente, l’esplosione, in rapida successione, di cinque colpi di pistola, che attingevano la Lancia Y del Ciardiello; i colpi provenivano dall’autovettura Fiat 500 rossa, a bordo della quale viaggiava Di Leone.