Australia, francese uccide una ragazza inglese al grido di “Allah è grande”

di Redazione

Un 29enne francese è stato arrestato dopo aver accoltellato a morte una ragazza inglese di 21 anni, Mia Ayliffe-Chung (nella foto), di Derbyshire, e ha ferito altre due persone, al grido di “Allah u Akbar” (Allah è il più grande) in un ostello in Australia. Nel corso dell’aggressione, avvenuta davanti a una trentina di persone, riferisce il Guardian, è stato colpito a morte anche un cane dell’ostello “Shelley’s a Home Hill”, situato circa 100 chilometri a sud di Townsville, nello stato nord-orientale del Queensland.

Secondo la polizia l’aggressore, il giovane si trova in Australia da marzo con un visto temporaneo, ha agito da solo e avrebbe ripetuto la frase solitamente pronunciata durante gli attacchi jihadisti anche una volta arrestato dalla polizia. L’uomo è rimasto anch’egli ferito durante l’aggressione ed è stato ricoverato in ospedale, piantonato dalla polizia.

La ragazza uccisa si trovava in Australia per una vacanza-lavoro e prima di arrivare a Home Hill aveva lavorato come barista sulla Gold Coast.

Le prime indagini indicano elementi di natura estremista, hanno riferito varie testimonianze che alluderebbero a un attacco di tipo jihadista. Il grido “Allah Akbar” dell’uomo è stato confermato anche dalle registrazioni delle telecamere poste sugli elmetti degli agenti accorsi sul posto. Le autorità non escludono alcun movente, “sia di natura criminale che politica”, anche se l’uomo “apparentemente non e’ collegato a gruppi estremisti”.

L’Australia è già stato teatro di un gravissimo attentato nel dicembre del 2014, quando a Sydney un uomo armato tenne in ostaggio 17 persone nel Lindt Cafè in Martin Place, nel centro finanziario della città. L’attacco si concluse con l’intervento delle teste di cuoio ma due ostaggi rimasero uccisi. Morì anche l’attentatore, Man Haron Monis, arrivato in Australia nel 1996 come rifugiato e già noto per aver lanciato una campagna d’odio contro i soldati australiani impegnati in Afghanistan.

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