Eseguito un mandato di arresto di europeo emesso dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di O.W., 27 anni, e della sua compagna Di C.A.C., entrambi 37enni e destinatari, il primo, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, la seconda degli arresti domiciliari.
La procedura di consegna dalla Francia è stata affidata alla squadra mobile di Caserta. Gli arrestati rispondono del reato di maltrattamenti in famiglia aggravati, ai danni della figlia minore della donna, ora 17enne, commessi a Cellole e Mondragone da quando la minore aveva 8 anni e fino al gennaio 2015.
In particolare, le indagini hanno fatto emergere un quadro di abusi e di vessazioni che la donna e il di lei convivente avevano sistematicamente posto in essere ai danni della minore, attraverso percosse che le cagionavano lesioni, adoperando ai danni della stessa sevizie ed agendo con crudeltà: in diverse circostanze, la piccola è stata legata mani e piedi al letto e colpita con la cinghia.
In altre occasioni, legata alla maniglia di un garage e colpita con getti di acqua fredda, o ancora costretta a subire docce bollenti o colpita con frustate al volto e alla testa. In altre circostanze, ancora, veniva rinchiusa in uno stanzino al buio e colpita con una trave di legno ed oggetti acuminati dalla madre e dal suo convivente; sovente è stata costretta a mangiare separatamente dagli stessi con pietanze e stoviglie diverse da quelle da loro utilizzate. Alla piccola veniva, inoltre, impedito di vedere i parenti materni, cui la stessa era molto legata.
O.W. risponde anche del reato di violenza sessuale aggravata nei confronti della minore, costretta a subire rapporti sessuali sin dall’età di 12 anni (fatti accertati dal 2011 al 2014). I fatti si sono verificati in provincia di Caserta ed in Toscana, dove il nucleo familiare ha risieduto nel corso degli anni. Le indagini sono partite da una segnalazione fatta da una insegnante della minore, alla quale la piccola aveva confidato di essere vittima di
violenze sessuali da parte del compagno di sua madre e di aver raccontato i fatti alla madre, senza però essere creduta e venendo, per questo, percossa pesantemente.
Gli arrestati si erano resi irreperibili fin dallo scorso mese di aprile, allorquando era stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare, prontamente richiesta da questa Procura.
Le mirate ed incessanti attività investigative della squadra mobile di Caserta consentivano di localizzare gli indagati in Francia, in una piccola città di confine dove la coppia aveva trovato rifugio e si era provvisoriamente stabilita nella speranza, evidentemente, di far perdere le proprie tracce.
All’esito di tali attività veniva pertanto emesso a carico degli indagati un mandato di arresto europeo, eseguito, con la collaborazione dell’Interpol, dalle autorità francesi in data in data 31 luglio scorso: l’uomo veniva rintracciato nella cittadina francese presso una privata abitazione, mentre la donna veniva rintracciata presso una pizzeria dove aveva trovato lavoro.
Nella mattinata di giovedì e nella prima mattinata di mercoledì i due indagati sono stati consegnati dalle autorità francesi alla frontiera di Bardonecchia, dove li attendeva personale della squadra mobile di Caserta.