La guerra, nel senso letterale e comune del termine, è cominciata: la Russia ha concluso il primo raid di bombardieri strategici Tu-22M3 russi decollati dalla base aerea di Hamadan, in Iran.
A comunicarlo è stato il Ministro della Difesa russo, notizia confermata poi anche dai media arabi che hanno comunicato che il Cremlino avrebbe schierato poche ore fa tre bombardieri strategici ed un aereo da trasporto.
Il Ministero della Difesa russo non ha ancora diramato i dettagli del rischieramento che è già entrato in azione, colpendo obiettivi ad Aleppo e nelle province di Deir-ez-Zor e Idlib. I bombardieri russi provenienti dall’Iran, si sono ricongiunti con una formazione di Su30/Su-35 in ruolo di copertura, decollati da Khmeimim. La base aerea di Hamedan si trova a soli 900 chilometri da Palmira, che sorge a 250 chilometri a nord-est di Damasco. La base aerea di Khmeimim/Hmeymim, una delle due piste fu chiusa alle operazioni di volo lo scorso aprile per manutenzione, è stata utilizzata dai russi per le operazioni dei velivoli ad ala fissa e rotore durante la prima fase del coinvolgimento del Cremlino in Siria iniziato lo scorso settembre.
La base aerea nella provincia di Latakia non è in grado di supportare logisticamente i bombardieri strategici TU-22M3. L’aeroporto di Khmeimim era utilizzato in precedenza soltanto per scopi civili, con impiego militare riservato agli elicotteri. I lavori di rifacimento alla seconda pista si sono conclusi il 13 giugno scorso. Da rilevare che Damasco ha ceduto ai russi, a titolo definitivo, la base di Khmeimim e che lavori di ammodernamento sono in corso così da ospitare, in futuro, qualsiasi tipo di piattaforma aerea. Lo scorso gennaio, Mosca e Teheran hanno firmato un accordo di cooperazione militare che implica una più ampia collaborazione nella formazione del personale e nelle attività antiterrorismo. La base aerea di Hamedan, nell’Iran occidentale, lo scorso novembre ha ospitato due cacciabombardieri Su-34 ed un vettore da trasporto strategico multiruolo Ilyushin Il-76. Mosca, infine, ha ufficialmente chiesto ad Iraq e Iran l’autorizzazione per il trasporto di missili da crociera nello spazio aereo dei rispettivi paesi.