Londra, aggredisce passanti a coltellate: un morto e cinque feriti

di Redazione

Una donna è morta e cinque persone sono rimaste ferite in un attacco a coltellate avvenuto intorno alle 22.30 di mercoledì sera a Russel Square, nel pieno centro di Londra. L’aggressore, un ragazzo di 19 anni, è stato arrestato. Non è escluso un movente terroristico. Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha esortato gli abitanti della città a rimanere “calmi e vigili”, aggiungendo che la polizia sta facendo “un lavoro incredibilmente difficile”.

Tre delle cinque persone ferite sono state già dimesse dall’ospedale. Lo riferiscono fonti sanitarie britanniche. Le altre due persone restano invece ricoverate, ma non vi sono indicazioni che la loro vita sia in pericolo. L’attacco è avvenuto a due passi dal British Museum di Londra.

Le prime segnalazioni su un giovane armato con coltello che stava prendendo di mira passanti, urlando, nella zona di Russell Square, sono arrivate verso le 22,30 locali (le 23,30 in Italia) e i primi agenti hanno raggiunto la zona nel giro di 5 minuti. Le telefonate di allarme sono proseguite fin verso le 23 locali dall’area di Russell Square come dalle adiacenti Montague Street, Bloomsbury Square e Great Russell Street, mentre l’aggressore veniva individuato e fermato. La polizia metropolitana, accorsa sul posto, ha precisato che la donna è stata soccorsa sul luogo del ferimento, ma è morta poco dopo. La donna deceduta aveva 60 anni.

“Gli elementi recentemente acquisiti suggeriscono che il disagio mentale sia un fattore significativo in quanto accaduto – precisano gli investigatori – ma in questa fase ogni ipotesi è ancora aperta sul movente, inclusa quella terroristica”. Il caso è attualmente affidato alla polizia metropolitana londinese, ma con il supporto dell’unità antiterrorismo. È stato intanto disposto un ulteriore rafforzamento della presenza di vigilanza armata nelle strade di Londra.

La zona dell’attacco resta presidiata e la circolazione stradale è deviata da una delle vie che conducono verso la piazza teatro dei fatti. L’aggressione è avvenuta nella stessa area dove scoppiò una delle bombe esplose in contemporanea nella capitale britannica il 7 luglio del 2005 e a poche ore di distanza dalla decisione di rafforzare la vigilanza armata.

Uno degli agenti ha scaricato sull’aggressore l’intero potenziale di un taser. Per questo il giovane è rimasto ricoverato fino al mattino quando i medici lo hanno dimesso ed è stato portato in carcere. E’ stata formalizzata l’accusa di omicidio. È stato lanciato un appello a chiunque abbia assistito all’attacco a contattare i numeri di emergenza, anche in forma anonima, per fornire qualunque informazione utile.

Sui media britannici si fanno paralleli fra l’attacco a Russell Square e quello compiuto nel dicembre scorso nella stazione periferica della metropolitana di Leytonstone, nell’est di Londra, da Muhiddin Mire, un trentenne britannico di origini somale che con armi da taglio ferì in particolare in modo grave un passeggero. Mire, come il 19enne arrestato per i fatti di questa notte, fu allora descritto dagli investigatori come una persona con problemi mentali ed è tuttora recluso in un ospedale psichiatrico, ma la polizia accertò anche che si era in qualche modo ispirato su internet alla propaganda dei jihadisti dell’Isis.

Proprio nei giorni scorsi, Mire è stato condannato all’ergastolo (ma con la possibilità di invocare la libertà su cauzione fra poco più di otto anni) da un giudice che nel verdetto lo ha in effetti indicato come uno squilibrato, riconoscendone tuttavia pure un movente di tipo terroristico.

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