A Varsavia, in Polonia, si è tenuta una conferenza stampa internazionale, presieduta dal Ministro dell’Interno polacco con la partecipazione del direttore della Polish Border Guard, del Direttore della Central Bureau of Investigation Police, nonché dei rappresentanti dell’Europol, della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, della Guardia di Finanza e della Guardia Civil spagnola, in relazione agli esiti di un’indagine che ha comportato un’intensa attività di cooperazione internazionale e che ha consentito di scompaginare un pericoloso sodalizio criminale operante tra Italia, Spagna e Polonia.
I Finanzieri del comando provinciale di Roma – unitamente alle unità specializzate antidroga della Polizia nazionale polacca e della Guardia Civil spagnola – hanno concluso, infatti, un’operazione a contrasto del traffico internazionale di stupefacenti, traendo in arresto complessivamente 13 narcotrafficanti polacchi (di cui 2 arrestati in territorio italiano, 2 in territorio spagnolo e 9 in territorio polacco) con sequestri per oltre 3,5 tonnellate di hashish.
Le operazioni di polizia, condotte su ampia scala in Italia, Spagna e Polonia, hanno consentito di smantellare un’agguerrita organizzazione criminale, di matrice polacca ma operante in tutta Europa, dedita alla sistematica importazione di stupefacenti dal Marocco, per la successiva rivendita nelle piazze di spaccio di Polonia, Gran Bretagna, Svezia, Germania e Ucraina.
Le indagini – efficacemente coordinate in Italia dalla Direzione Centrale dei Servizi Antidroga e dall’Agenzia Europol in costante raccordo con il Comando Generale del Corpo – hanno trovato pieno riscontro lo scorso mese di luglio, allorquando gli uomini del Gico (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma ed il Reparto Aereonavale di Civitavecchia hanno sequestrato un’imbarcazione a vela che, salpata dal Marocco, si stava dirigendo verso le coste laziali con un carico di oltre 3,3 tonnellate di hashish occultate sottocoperta.
Nel contempo, le parallele e concomitanti indagini condotte dalla Guardia Civil spagnola hanno consentito di rilevare come l’ingente sequestro di narcotico costituisse un’inconfutabile prova a carico della cellula criminale polacca operante in quel Paese ove, a distanza di qualche giorno, gli stessi specialisti dell’antidroga del Gico si sono recati per supportare la Guardia Civil di Malaga e Granada nelle operazioni di cattura eseguite in territorio iberico.
Analoghe attività repressive sono state condotte, in parallelo, anche in Polonia, dove la Polish Border Guard e la Central Bureau of Investigation Police hanno disarticolato la struttura criminale responsabile di finanziare e fornire il supporto logistico alle importazioni di hashish dal nord Africa.
La sinergia operativa tradotta sul campo dalla Guardia di Finanza di Roma e dalle Forze di polizia estere rappresenta il frutto di un intenso scambio informativo promosso, in sede di appositi tavoli tecnici internazionali, con il coordinamento dell’Europol e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.