Continuano a tremare le case e gli edifici dell’Ascolano: alle 13:26 registrata, ad Ascoli Piceno, una scossa di pochi secondi ma di notevole intensità.
La scossa di magnitudo 3.8 nella zona di Macerata a una profondità di 11 chilometri pare non aver provocato danni a cose e persone.
“Occorre tenere ancora alta l’allerta sul territorio almeno per alcuni giorni. Siamo in una fase di assestamento e lo sciasme sismico potrebbe progressivamente scemare, ma non è da escludere che possano verificarsi altre scosse importanti nel prossimo futuro”, afferma il professore Emanuele Tondi, responsabile della sezione di Geologia dell’Università di Camerino, in relazione al sisma del sesto grado della scala Richter che per la parte ascolana ha avuto sicuramente origine dal movimento della faglia del Monte Vettore, la vetta più alta della catena dei Monti Sibillini, ai cui piedi si trovano proprio il Borgo e le frazioni di Arquata del Tronto, nell’Ascolano.
Dalla mezzanotte sono state 16 le scosse registrate dall’Ingv. Le più leggere di magnitudo 2.0, mentre la più forte è stata quella di magnitudo 3.4 delle ore 2.35 con epicentro vicino Norcia. Finora la Rete sismica nazionale dell’Ingv ha localizzato complessivamente 2553 scosse. Lo fa sapere lo stesso Ingv spiegando che 129 sono i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 12 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0, quello di magnitudo 5.4 avvenuto il 24 agosto alle ore 4.33 italiane nella zona di Norcia (Perugia).
Intanto, proseguono i lavori delle squadre di soccorso all’opera, instancabilmente, dallo scorso 24 agosto.
Nella mattinata, è deceduto all’ospedale Spirito Santo di Pescara un ragazzo di Amatrice di 23 anni, che era rimasto bloccato sotto le macerie, in seguito al violento terremoto del 24 agosto. Fonti sanitarie specificano che il ragazzo si trovava nel reparto di rianimazione dell’ospedale, dove era stato portato in elicottero. Non era mai uscito dal reparto. Era stato soccorso ma riportava politraumi dovuti al peso della macerie. Filippo Sanna, 23enne originario di Nuoro, viveva ad Amatrice (Rieti) con i genitori e una sorella.
Nella mattinata di mercoledì è stato recuperato dalle squadre dei Vigili del fuoco il corpo della sesta vittima sotto le macerie dell’Hotel Roma ad Amatrice, crollato in seguito al violento terremoto che una settimana fa ha colpito il Centro Italia.
Il corpo era stato individuato nei giorni scorsi all’interno di una delle camere crollate, grazie al minuzioso e incessante lavoro delle squadre Usar (urban search and rescue) dei vigili del fuoco, che hanno prima recuperato le piantine dell’hotel e i registri delle presenze, quindi proceduto all’estrazione con un’operazione difficile e complicata che è andata avanti giorno e notte senza sosta.
Con il recupero di questa mattina, i Vigili del Fuoco hanno trovato ed estratto l’ultima vittima ufficiale sotto le macerie dell’hotel Roma. In base agli elenchi degli ospiti, infatti, non dovrebbero esserci altre persone all’interno dell’albergo.