Aversa – Con sentenza numero 3943 del 27 settembre scorso, il Consiglio di Stato ha definitivamente chiarito la lunga e annosa vicenda del permesso di costruire per la realizzazione del centro sportivo in via Madonna dell’Olio, al confine tra Aversa, Gricignano e Cesa, rilasciato dal commissario ad acta per ordine del Tar e duramente opposto dal Comune normanno.
Il Consorzio, difeso dall’avvocato Fabrizio Perla (nella foto), dopo quella al Tar, ha infatti vinto anche l’ultima battaglia dinanzi i giudici di Palazzo Spada, i quali, accogliendo la tesi dell’avvocato Perla sulla improponibilità in toto del ricorso da parte del Comune di Aversa, lo ha dichiarato inammissibile.
Va ricordato che il Consorzio aveva già sostenuto e vinto una dura battaglia giudiziaria davanti al Tar di Napoli, che con una sentenza del 2011 aveva nominato un commissario ad acta della Regione affinché provvedesse in luogo del Comune, rimasto silente, esaminando e poi rilasciando il richiesto permesso.
Ingaggiando una nuova battaglia giudiziaria davanti al Tar, stavolta ad iniziativa dello stesso Comune di Aversa, quest’ultimo aveva impugnato detto Permesso richiedendo che venisse annullato.
Il Tar di Napoli aveva accolto in pieno le tesi dell’avvocato Perla sulle zone G, per il consorzio, chiarendo come l’interpretazione del Comune fosse “destituita di giuridico fondamento” nonché, ritenendo, quanto al Concopol, che commissario ad acta avesse “correttamente valutato il progetto edilizio alla luce delle previsioni contenute nello strumento urbanistico” e giustamente rilasciato.
Il difensore del consorzio, oltre alla infondatezza, aveva sostenuto anche l’assoluta inammissibilità del ricorso del Comune, che è proprio quanto dichiarato oggi dal Consiglio di Stato, mettendo la parola fine alla vicenda.