Aversa, commissioni docenti. Napolitano: “Da me solo un errore di compilazione”

di Antonio Arduino

Aversa – Domenico Napolitano, docente dell’istituto “Conti” di Aversa, noto agli aversani per essere stato uno dei due aspiranti al ruolo di portavoce-candidato sindaco del Movimento 5 Stelle alle elezioni amministrative di giugno, non ci sta ad essere messo alla gogna mediatica per avere commesso un errore nella compilazione telematica di un modulo.

Aveva corretto l’errore con una nota protocollata presso l’istituto in cui presta servizio ma la lentezza della macchina burocratica lo ha coinvolto comunque in una inchiesta che vede accusati 11 docenti di volere ottenere la nomina in commissioni definite “favorevoli per l’esame di stato” presentando titoli falsi.

“Nella giornata di ieri – dice Napolitano, intervistato sul tema – mi sono trovato pubblicato su un giornale quotidiano sotto il titolo a tutta pagina: ‘Falso ideologico, 11 docenti indagati’, con il mio nome che figurava in cima alla lista”.

“Su questa vicenda intendo essere trasparente come sempre”, continua il docente. “Ho sbagliato – spiega – nella compilazione on-line della domanda di partecipazione agli esami di stato 2013/2014, come commissario o presidente, barrando per mero errore materiale, le caselle sbagliate”.

“Alla richiesta di confermare o meno quanto dichiarato fatta dall’Ufficio Scolastico Regionale, per iscritto, a mezzo protocollo, tempestivamente, prima – sottolinea – della stesura della graduatoria, ho rettificato i dati erroneamente immessi”. “E – aggiunge –  non ho mai partecipato, in qualità di presidente agli esami di stato, né prima, né dopo. Inoltre non sono stato mai nominato e poi revocato. Sono in buona fede e sono sicuro di poterlo dimostrare nelle sedi competenti”.

“Credevo – dice – che questa faccenda, fosse stata archiviata e la mia rettifica assunta agli atti, invece, senza aver ricevuto un formale avviso di garanzia dalla magistratura, mi trovo pubblicato sul giornale”.

“Possibile che la mia rettifica non risulti agli atti?”, domanda Napolitano. “O –continua – tutto ciò è conseguenza della mia militanza nel sindacato scolastico, essendo un componente della Rsu d’Istituto, compito che mi ha portato a volte, ma sempre con grande correttezza istituzionale, a scontrarmi con l’amministrazione. O magari sia conseguenza della mia esposizione pubblica dal momento che per un breve periodo, sono stato uno degli esponenti locali del Movimento 5 Stelle?”.

“Comunque, qualunque sia la motivazione ritengo – conclude Napolitano – che non si possano sparare dei titoloni che possono dare spazio a chissà quali ipotesi senza prima verificare i fatti, magari interpellando l’interessato. E’ questione di etica e di responsabilità nei confronti dei lettori e, perché no, anche di responsabilità penale personale di chi scrive”.

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