Aversa, emergenza rifiuti appianata. Ronza: “Ma c’è problema per affidamento”

di Antonio Arduino

Aversa – Emergenza rifiuti, l’amministrazione trova una soluzione temporanea che potrebbe risolvere la situazione per una trentina di giorni. Allo stesso tempo, valuta una soluzione definitiva dopo per la chiusura del sito di trasferenza della frazione umida, l’Ecotransider di Gricignano, da giorni presidiata dai comitati spontanei “anti-puzza”.

“Dopo una ricerca di siti alternativi – spiega l’assessore Michele Ronza – abbiamo avuto la disponibilità da parte della Ges.Co. Ambiente di Giffoni Vallepiana, in provincia di Salerno, e abbiamo iniziato a scaricare l’umido prodotto da Aversa. Da segnalare che il costo dell’operazione per l’Ente è di 140 euro a tonnellata contro i 190 che pagavamo all’Ecotransider, cosicché il Comune risparmierà parecchio anche se dovrà pagare un supplemento per il trasporto che è gratuito fino a 50 chilometri mentre il sito a 98 chilometri”.

“Una soluzione che però – aggiunge l’assessore – non è definitiva perché l’affidamento diretto è consentito solo fino a 40mila euro. Il che significa che, raggiunta quella somma, il trasferimento a Giffoni si dovrà fermare perché dovremo fare un secondo affidamento e qui sorge un nuovo problema”. “Perché – spiega Ronza – con le nuove norme, in particolare quelle dettate dall’autorità anti corruzione, non è possibile rinnovare l’affidamento alla stessa ditta, a meno che, data la situazione di emergenza, il Prefetto non ci autorizzi, ma ritengo sia improbabile”.

“Per questo, – continua – aspettando istruzioni da Caserta, abbiamo avviato l’iter perché la stazione unica appaltante effettui una gara con procedura di urgenza per l’affidamento del servizio in maniera stabile”.

“Circa le affermazioni relative ad una gaffe fatta dal sindaco per avere contattato la ditta Gesia che sarebbe  chiusa perché sotto inchiesta è bene ricordare – dice Ronza – che eravamo informati della situazione giudiziaria in cui è coinvolta l’azienda ma l’impianto di trasferenza è in funzione e noi abbiamo semplicemente fatto un giro di ricognizione fra tutte le aziende che avevano partecipato alla gara indetta dall’amministrazione precedente per valutare la possibilità di utilizzarne una al fine di affrontare l’emergenza”.

“Dopo la ricerca informale la Gesia non è stata presa in considerazione – spiega l’assessore – perché, se l’avessimo scelta, avrebbe chiesto un prezzo a tonnellata superiore a quello contenuto nell’offerta relativa alla gara effettuata dalla passata amministrazione e per legge non avremmo potuto accettarla”.

“Così – conclude Ronza – abbiamo scelta valutando le offerte delle altre ditte, dando la preferenza a quella dal prezzo più favorevole. Ovviamente, aspettando che la Stazione Unica Appaltante dia risposta rapida alla nostra richiesta ci siamo già attivati per trovare siti alternativi a quello di Giffoni per trasferire l’umido prodotto dalla cittadinanza”.

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