Aversa – Fuoco incrociato contro il presidente del Consiglio comunale di Aversa, Augusto Bisceglia, “reo”, per la seconda volta in due mesi, di non aver convocato il civico consesso nonostante una richiesta formale da parte di otto consiglieri.
La prima volta senza alcuna giustificazione, la seconda affermando che le firme di sottoscrizione non sono intellegibili. Ad intervenire sulla vicenda il capogruppo consiliare del Pd Marco Villano e la consigliera comunale ex vicesindaco Nicla Virgilio di Fi.
“Il presidente del consiglio comunale Augusto Bisceglia – afferma Villano – si conferma un uomo di parte e ancora una volta calpesta il regolamento e l’azione della minoranza rifiutandosi di convocare il consiglio comunale sulla proposta di deliberazione riguardo i ticket mensa. Bisceglia dopo dieci giorni si accorge che le firme, tutte comunque di controllo consiglieri comunali eletti, non sono decifrabili, è chiaramente una pessima scusa per cercare di evitare il confronto sui ticket mensa in consiglio comunale. Un tema su cui l’opposizione ha proposto di evitare il raddoppio dei costi per le famiglie tagliando le spese delle indennità di carica della giunta. Forse e questo il motivo per cui le nostre firme vengono messe in dubbio. In ogni caso siamo pronti a permettergli di riconoscere i firmatari in un incontro da tenere quanto prima. In caso di rifiuto e di non convocazione del consiglio entro 20 giorni dalla nostra richiesta andremo dal prefetto a chiedere il rispetto delle regole”.
Virgilio, invece, si rivolge direttamente al presidente Bisceglia e afferma: “Errare è umano caro Augusto ma perseverare è diabolico! Sai bene la stima e l’affetto che nutro nei tuoi confronti ma ti prego comincia a decidere secondo il ‘tuo’ pensiero perché sono sicura che hai tutte le qualità e capacità per dimostrare quanto bravo potresti essere nel ruolo di Presidente del Consiglio che oggi rivesti nella nostra città. Non puoi accampare la scusa della non leggibilità delle firme…avete convogliato una intera campagna elettorale sul rinnovamento giovanile e proprio tu (e lo dico a malincuore) mi rientri nella categoria di certi ‘giovani’ politici che si comportano da politici navigati come se avessero una rete intellettiva arcaica, vecchia ed obsoleta”.
L’ex numero due del compianto sindaco Giuseppe Sagliocco continua: “Non posso non trovarmi d’accordo con il mio amico Marco Villano nel ritenere che tutto ciò sia una scusa palese per cercare di evitare il confronto sui ticket mensa in consiglio comunale. L’opposizione ha ritenuto opportuno trovare una soluzione evitando il raddoppio dei costi per le famiglie proponendo un taglio delle spese delle indennità di carica della giunta. Qualcuno mi disse di stare tranquilla perché avrebbero provveduto con delibera di giunta. Questo capitava più di dieci giorni fa e della delibera, ad oggi, nemmeno l’ombra. Invito il presidente a rimediare quanto prima. In caso contrario andremo dal prefetto ad esigere rispetto per le regole e per i cittadini”.