Aversa – “Una serie notevole di vizi di legittimità”. E’ il parere dell’avvocato Fabrizio Perla sul provvedimento con cui il sindaco De Cristofaro ha disposto la sosta gratis per i consiglieri e assessori comunali (leggi qui).
“Raccogliendo volentieri un amichevole invito ad intervenire nel dibattito, di interesse generale, in merito all’ordinanza del sindaco di Aversa numero178/2016 che autorizza il rilascio di permessi alla sosta a tutti i consiglieri e assessori comunali ‘in tutte le aree comunali’ e ‘senza limiti temporali’ e che suscita sicuramente stupore, innanzitutto, a modesto parere di chi scrive, pur ad una lettura sommaria, sono subito evidenti una serie notevole di vizi di legittimità”, esordisce Perla.
Da qui quelle che, secondo il legale aversano, sono le violazioni compiute: “Violazione dell’art. 7 D.Lgs.n.285/92, che nel consentire l’adozione di Ordinanze sindacali (i cui casi sono tassativi per la loro eccezionalità e legati a situazioni di urgenza) non prevede minimamente un’ipotesi del genere ovvero quella di poter sottrarre al pagamento della sosta, in toto, intere categorie di soggetti ivi non contemplati; Eccesso di potere, atteso che per la caratteristica e la natura dei provvedimenti sindacali d’urgenza, che si fondano su emergenza e necessità, con essi non è in alcun modo disciplinabile una situazione chiaramente ordinaria, peraltro sine die ed ancora avendo così introdotto indirettamente una forma di indebito aumento della indennità prevista; Incompetenza dell’organo e contraddittorietà, atteso che mentre la Delibera di G.C.n.476/2009 richiamata, prevedeva la deroga solo per le aree circostanti il Comune e ‘limitatamente ai giorni feriali e agli orari di funzionamento degli Uffici comunali’, l’Ordinanza autorizza la facoltà di sosta ovunque e ‘senza limite temporale’ modificando radicalmente senso e portata del deliberato e per di più con un provvedimento sindacale; Sviamento e carenza dei presupposti, in quanto in una cittadina con note criticità economiche e carenza di parcheggi, riconoscendo sine die e su tutto il territorio comunale la sosta gratuita, si sottraggono permanentemente entrate al Comune e si impedisce ai normali cittadini di parcheggiare (pagando), in tal modo incorrendo anche in evidente danno erariale alle casse comunali”.
Precisato che “è solo una sintetica e rapida esemplificazione circa le illegittimità del provvedimento”, ad avviso dell’avvocato Perla, “laddove impugnato, lo stesso “non potrebbe che essere annullato dal Tar”.
“Ma sono davvero fiducioso – sottolinea l’avvocato – che ciò non debba avvenire e che il sindaco, in una più approfondita riflessione, prendendo anzi spunto dalle osservazioni critiche, voglia revocare un tale provvedimento il quale, oltre che palesemente illegittimo, appare veramente anacronistico e odioso ai cittadini nel suo concedere inutili (e costosi) ‘previlegi’ ai politici e voglia anzi sostituirlo con un invito agli stessi a espletare il loro mandato camminando molto più di più a piedi o in bici, cosa non granché difficile in una piccola cittadina: ne guadagnerebbero le casse del Comune, l’ambiente e anche loro stessi, sia in salute che politicamente, avvicinandosi, anziché allontanandosi, ai cittadini, anche nella condivisione dei problemi di tutti i giorni”.