Lusciano – “Il sindaco ne fa un’altra delle sue, indirizzando un bando pubblico per borse di studio che, a prima lettura, sembrerebbe adatto per agevolare poche persone e meno bravi”. Lo sostiene il Partito Democratico di Lusciano dopo che il Comune ha bandito per l’anno 2016 un concorso per l’assegnazione di quattro borse di studio aventi lo scopo di supportare e formare giovani laureati.
La giunta comunale capeggiata dal sindaco Nicola Esposito ha assegnato due borsisti al settore Tributi/Suap; uno al Servizio Finanziario e uno al Servizio Affari Generali.
Le borse di studio avranno una durata di sei mesi con un compenso netto di 450 euro, quantificato in venti ore settimanali da svolgersi durante il normale orario di lavoro degli Uffici.
Un concorso che, pur nella buona fede della giunta comunale, secondo i democratici “presenta dei limiti”. Il segretario cittadino del Pd, Luciano Dell’Aversano Orabona, interviene a tal proposito: “Andando per ordine, la partecipazione è riservata a coloro che hanno la residenza nel comune da almeno cinque anni. Inoltre, il borsista deve avere un’età inferiore ai trentadue anni, determinati titoli di studio conseguiti dal 1 gennaio 2012 e da possedere alla data di scadenza del presente bando, 9 settembre 2016, ore tredici”.
“Per noi – continua il segretario dem – una politica seria e responsabile deve garantire tutti i cittadini allo stesso modo senza esercitare una differenza tra loro, perché il bando presenta molteplici perplessità. Di conseguenza, l’amministrazione esclude una parte di giovani. Infatti, chi è nato dal 1984 e ha conseguito un titolo entro il 31 dicembre 2011, è ritenuto fuori della selezione. In sintesi, un ragazzo della stessa età, più bravo, che ha conseguito un titolo in prima del 2012, è penalizzato rispetto a chi è meno bravo”.
“Altra perplessità del Pd riguarda l’articolo 8 del bando. “Si procederà – spiegano i dem – attribuendo a un giovane con laurea magistrale – vecchio ordinamento quattro punti mentre a uno con laurea triennale tre punti. Dubbi per l’attribuzione a tirocinanti formativi con stage e borse di studio presso enti pubblici di un punto per ogni mese fino a un massimo di cinque punti. Un vantaggio per pochissimi giovani”.
Il Pd, quindi, invita il sindaco Esposito “a rivedere il bando e a garantire gli stessi diritti a tutti i giovani luscianesi”.