Mondragone – Entro la fine del mese di settembre saranno realizzate le indagini archeologiche e geognostiche necessarie all’avvio, previsto nella primavera prossima, dei lavori per la realizzazione del nuovo imponente sistema depurativo della Città cuore del litorale domitio.
Il nuovo crono-programma per la progettazione e l’affidamento dell’opera messo a punto dal Commissario straordinario Vera Corbelli in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Mondragone, dopo aver individuato le particelle da espropriare prevede l’emissione dei decreti di occupazione temporanea dei suoli per procedere alle indagini, in concertazione con la Soprintendenza ai Beni Archeologici, per la definizione – appunto – del piano d’indagini per la prescritta verifica archeologica dei suoli.
La progettazione definitiva, dopo aver superato la presente fase propedeutica, sarà pronta per la metà di settembre e due mesi dopo quella esecutiva. Augurandoci che non ci siano ritardi, la procedura di gara per la realizzazione del progetto si aprirà a gennaio ed entro metà aprile si potrà contare sulla firma del contratto e l’avvio delle opere da parte della ditta aggiudicataria. Quattrocentonovanta giorni previsti per il completamento dei lavori, a cui seguiranno novantotto giorni per il relativo collaudo. Il nuovo depuratore della Città di Mondragone entrerà in funzione ad inizio del 2019.
“A Mondragone stiamo cambiando progressivamente volto. La ritrovata balneabilità del mare insieme alla imminente realizzazione delle nuove fognature da Levagnole a Pescopagano, compreso il tratto urbano della Domitiana, stanno creando le premesse di una vera riqualificazione ambientale, essenziale per dare concretezza alle speranze di una rinascita del territorio”, afferma il sindaco Giovanni Schiappa, il quale rivendica in questo processo “i meriti dell’Amministrazione comunale, vera interprete di quanto da più tempo desiderato dalla Comunità territoriale”. “Ci siamo impegnati in primo luogo – continua – per concretizzare opere in grado di riaccendere la speranza di Mondragone di tornare ad essere ciò che merita”.
La storia del nuovo depuratore destinato a servire il territorio inizia nel 2005 con lo stanziamento di ventuno milioni di euro per la sua realizzazione localizzata alla periferia sud della Città, in località ‘Acque Medie’. Da quel momento un lungo iter che ha visto coinvolti Ministero dell’Ambiente, Dipartimento Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Campania, Ministero dell’Economia, Sogesid, Arcadis, etc. con tanti ‘stop and go’ fino all’accelerazione finale grazie al commissariamento dell’opera.
“Ci siamo battuti – conclude Schiappa – arrivando provocatoriamente a chiedere di affidare a noi il compito di seguire l’opera, per sottrarla ai prolungati ritardi per passarsi le carte o a tenerle sulla scrivania per anni ed anni”.