Succivo, insegnante travolta e uccisa mentre fa jogging: indagano i carabinieri

di Nicola Rosselli

Succivo – Stava facendo jogging intorno al casale di Teverolaccio, in via XXIV Maggio, a Succivo, quando è stata travolta e uccisa da un furgoncino il cui conducente si è immediatamente fermato prestandole i primi, inutili soccorsi, e chiamando il 118.

Vittima di questa ennesima tragedia della strada nell’agro aversano Antonella Maisto, 50 anni, ingegnere, insegnante, originaria di Sant’Arpino. La donna, sposata, lascia il marito e la figlia di appena sette anni che frequenta la seconda elementare nel locale istituto comprensivo.

Secondo una prima ricostruzione operata dai carabinieri della stazione di Sant’Arpino (competenti per territorio) in collaborazione con la compagnia di Marcianise, che, coordinati dal capitano Nunzio Carbone, si occupano del caso, l’incidente sarebbe stato causato da una serie di concause.

In quella zona, all’ora in cui si è verificato l’investimento, verso le 6, la visibilità era scarsa perché non aveva ancora fatto giorno. Probabilmente, Antonella Maisto si trovava sulla carreggiata al momento dell’impatto con un furgoncino Fiat Fiorino, di proprietà di una ditta di impiantistica del napoletano, guidato da un giovane trentenne anch’egli del posto. L’autista del Fiorino, accortosi di aver investito una podista si è immediatamente fermato cercando di prestare i primi soccorsi alla vittima e avvertendo i sanitari del 118.

Intanto, sul luogo dell’incidente si formava un capannello composto dalle numerose persone che di buon mattino praticano footing in questa zona alla periferia di Succivo, a poche decine di metri dall’imbocco di Succivo della statale Nola-Villa Literno.

Contemporaneamente, giungevano i soccorsi del servizio medico 118, che non potevano far altro che constatare la morte della donna, e i carabinieri della stazione di Sant’Arpino che hanno effettuato i primi rilievi del caso, avvertendo anche il magistrato di turno presso la Procura del Tribunale di Napoli Nord in Aversa. Quest’ultimo ha disposto il trasferimento della salma presso l’istituto di medicina legale di Caserta per l’esame autoptico che, probabilmente, si limiterà ad una semplice ispezione esterna.

Per quanto riguarda l’investitore, per lui sono stati disposti i test sia per la misurazione dell’alcool che di eventuali sostanze stupefacenti presenti nel suo organismo, anche se l’uomo è parso essere in condizioni normali ai militari che lo hanno ascoltato per verificare la dinamica dell’incidente. Per lui, in ogni caso, secondo quanto previsto dalla normativa, l’accusa di omicidio colposo. Lo stesso giovane, piuttosto provato e sotto shock, ha fatto ricorso anch’esso ai medici per superare il momento.

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