A 31 anni di distanza dalla sua morte, anche a Teverola, si commemora la figura di Giancarlo Siani, giornalista barbaramente trucidato a Napoli, la sera del 23 Settembre 1985, all’età di soli 26 anni, compiuti pochi giorni prima dell’omicidio. L’appuntamento è per mercoledì 5 ottobre, alle ore 18, nell’aula consiliare.
A promuovere l’iniziativa è l’associazione socio-politico-culturale “Città Viva”, che, con un evento di tale portata, si pone come obiettivo la formazione di una coscienza civica e la conoscenza di Giancarlo Siani.
Tra i relatori, oltre a Paolo Siani, fratello di Giancarlo e presidente della Fondazione POL.I.S, interverranno anche altre importanti e significative figure: Nicola Barbato, sovrintendete della polizia di stato decorato di medaglia d’oro al valore civile lo scorso 23 maggio, a seguito di un’operazione antiracket a Napoli durante la quale rimase gravemente ferito; Augusto Di Meo, testimone oculare della tragica morte di Don Peppe Diana, che, sicuramente, non deve essere banalizzata, in quanto monito sempre attuale per il presente.
Per finire interverrà Sandro Ruotolo, giornalista di grande fama, che sulla sua pagina Facebook ha voluto commentare la sua partecipazione ricordando che “Giancarlo (Siani) e Nicola (Barbato) sono due esempi con la E maiuscola. Per tutti noi”.
Collaborerà all’evento, moderato da Ciro Iavazzo, giornalista pubblicista e membro dell’associazione Città Viva, anche il Liceo Scientifico “Giancarlo Siani” di Aversa, che da sempre vede i suoi alunni e docenti impegnati in progetti legati alla legalità, all’impegno civico e sociale.
“É un impegno – commentano dal sodalizio – che ci vede immersi nella preparazione di un evento dalla portata per noi eccezionale, in termini di crescita e di opportunità per il nostro territorio. Le nuove generazioni – continuano – dovrebbero comprendere, sin da subito, l’importanza di certe figure e farne di esse un modello di vita. È, infatti, per questo motivo che continueremo ad impegnarci disinteressatamente per il nostro territorio con la speranza, seppur minuscola, di contribuire al miglioramento della società odierna, bigotta e retrograda”.