Treviso – Sarebbe dovuto atterrare in Macedonia, il velivolo privato Piper, un Seneca bimotore, precipitato dopo 3 ore e 40 di volo.
Il mezzo partito da Treviso era diretto a Pristina, in Kosovo, dove però non è mai giunto. Il tragitto prevedeva anche una sosta per il rifornimento a Skopje.
Il relitto dell’aereo è stato individuato vicino al villaggio macedone di Veles. A bordo 6 persone di nazionalità italiana, 5 passeggeri e un pilota. In seguito all’impatto, nessuno è sopravvissuto. Tra le vittime anche il presidente, Francesco Montagner, e il vicepresidente, Dario Bastasin, della Scuola di Volo Asd Treviso. Hanno perso la vita anche Luca Dalle Mulle, Angelo Callegari, Ilaria Berti e Visar Degaj, tutti residenti tra le province di Treviso, Padova e Udine.
Si indaga per far luce sull’accaduto e capire cosa abbia provocato la caduta del Piper. Il mezzo, partito alle 14, pare sia scomparso dai radar dell’aeroporto di Skopje alle 17.40. Fonti locali hanno informato che sulla zona le condizioni meteo non erano buone a causa di pioggia, vento e scarsa visibilità. Pare che l’incidente sia avvenuto in fase di atterraggio.
Le prime notizie sulla sciagura sono arrivate da Mitko Ciavkov, direttore dei servizi di sicurezza macedoni.
Alcuni testimoni, abitanti del villaggio macedone di Vetersko vicino Veles, hanno raccontato di aver udito un forte boato e di aver visto un’esplosione a cui sono seguite fiamme e fumo. Altri, citati dai media macedoni, hanno raccontato di aver visto l’aereo in fiamme ancora prima dello schianto al suolo.
Sul posto sono intervenute diverse squadre di soccorso e dei vigili del fuoco macedoni che non hanno potuto far nulla per salvare i passeggeri.
Il velivolo, registrato in Germania, è di proprietà di una società italiana con base a Treviso.