Amatrice – Il premier Matteo Renzi, il commissario straordinario del governo per la ricostruzione, Vasco Errani, e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, hanno stabilito i punti dell’agenda per i lavori da avviare nelle aree colpite dal sisma dello scorso 24 agosto.
Ad un mese dal terremoto, l’incontro è avvenuto a palazzo Chigi. L’obiettivo principale è uno ha ribadito Renzi: “Ricostruire tutto come prima”.
“Il percorso di questo mese è stato complicato ma ben coordinato. Il lavoro di sindaci e regioni è stato ispirato dalla collaborazione che sempre dovrebbe contraddistinguerci – ha dichiarato il primo ministro – e che porterà questi paesi a essere ricostruiti come erano prima e dove erano prima”.
“Il nostro obiettivo – ha sottolineato – per le prime e le seconde case e per gli esercizi commerciali, è riportare tutto a prima del terremoto. La ricostruzione non sarà un fatto strettamente amministrativo. Valorizzeremo le comunità”.
E ancora: “Senza fare show. Senza clamore. È una prova di nobiltà per tutto il Paese”.
“In primo luogo dobbiamo ricostruire tutto rispettando le comunità, i luoghi – ha fatto sapere Errani – Riattivando economia e lavoro. Il decreto che sarà approvato dal Cdm non oltre il 2-3 ottobre servirà a riconoscere i danni del terremoto, definitivamente. Non ci troveremo a ridiscutere ogni anno le quote per il risarcimento delle popolazioni colpite ma noi riconosceremo tutti i danni che saranno verificati. Questo è un terremoto che ha avuto un prolungamento nelle Marche, è andato lontano e tutti i danni saranno riconosciuti puntualmente con le verifiche”.
“Sta continuando l’attività di assistenza – ha detto il capo della protezione civile – ci sono circa tremila assistiti, dei quali 2500 si trovano ancora in tenda. La nostra priorità adesso è chiudere le tendopoli e in questo fine settimana ci sarà una riduzione importante: c’è la convinzione da parte di molti di lasciarle”.
“Ci vorrà non meno di tre-quattro miliardi per la ricostruzione”, ha concluso, mentre in merito ai tempi di realizzazione delle “casette”, ha detto: “Sono necessari sette mesi al massimo”.