Arrestate tre donne: preparavano attacco terroristico a Notre Dame

di Gabriella Ronza

La minaccia terroristica non è “andata in vacanza” neanche questo agosto. Ieri, infatti, sono state arrestate tre donne Boussy, nella banlieue di Parigi, accusate di  preparare un attentato alla Gare de Lyon di Parigi. Secondo quanto si apprende da fonti degli inquirenti, le donne – una delle quali aveva lasciato vicino a Notre Dame l’auto con le bombole di gas – volevano “vendicare l’uccisione del ‘ministro degli attentati’ di Daesch”, al-Adnani.

Nell’operazione, condotta dai servizi di sicurezza interna DGSI, una delle tre, la diciannovenne Ines, è stata gravemente ferita dopo aver a sua volta accoltellato e quindi ferito un poliziotto. Secondo quanto si apprende, due delle donne sono le figlie del proprietario dell’auto riempita di bombole e una è sua sorella.

Una fonte giudiziaria citata dall’Express.fr ha riferito che una delle tre donne fermate aveva “delle connessioni” con Hayat Boumedienne, la compagna del terrorista dell’HyperCacher, Amedy Coulibaly. Hayat Boumedienne è fuggita dalla Francia poco prima degli attentati del gennaio 2015 e sarebbe attualmente nei territori siriani controlli dai terroristi dello Stato islamico (Isis).

Il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, rivolgendosi ai francesi in tv ha affermato che le terroriste stavano preparando attacchi imminenti. “E’ una corsa contro il tempo”, ha aggiunto il ministro spiegando che quella che riguarda la Francia è una minaccia terroristica di “portata inedita” e “complessa” e “multiforme”. L’auto, una Peugeot 607 senza targa, conteneva sette bombole di gas che però non erano collegate a nessun detonatore. L’auto era parcheggiata sul Lungosenna, non lontano dal principale commissariato di polizia del centro.

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