Cerignola (Foggia) – Per la polizia sono criminali pronti a tutto, il nucleo principale del gruppo di fuoco degli assalti a caveau e portavalori. Tutti di Cerignola, tutti specializzati in questo tipo di rapina/assalto: rapido, spietato, per certi versi ‘spettacolare’. Quasi da film.
Si tratta di sei soggetti (quattro arrestati, altri due ancora ricercati) già coinvolti nell’assalto al caveau della NP Service di Foggia – quando la notte del 25 giugno 2014 la città fu messa a ferro e fuoco dal gruppo di criminali organizzati con tecnica paramilitare – e ora arrestati dalla squadra mobile di Foggia per una tentata rapina/assalto al caveau della ‘Cosmopol’ di Avellino, in programma lo scorso 31 ottobre 2014. Ovvero pochi mesi dopo l’episodio foggiano.
In manette sono finiti Savino Costantino, classe 1969, Giuseppe Iaculli, classe 1972, Gianfranco Specchio, classe 1974 e Pasquale Menniello, classe 1973. Insieme a loro altri due cerignolani, ancora ricercati. Tutti già coinvolti nell’assalto alla NP Service foggiana, erano stati recentemente posti ai domiciliari. Per loro si riaprono le porte del carcere.
Le intercettazioni ambientali, infatti, non lasciano spazio ad interpretazioni: “Saltiamo in sette, otto persone tutte armate di fucile. Tanto quelli, i vigilantes, 1000 euro al mese guadagnano: si getteranno a terra e non faranno resistenza”, si sente in una delle riunioni in cui si pianificava il colpo. Così come sono chiari i riferimenti, una volta sfumato il colpo, al progetto avellinese: “Se anche Avellino si chiudeva, cumbà, ora stavamo bene come prima”.
A far saltare i loro piani è stato il massiccio spiegamento di uomini e mezzi organizzato nei pressi dell’obiettivo individuato, dopo una ‘soffiata’ anonima giunta al 113. La vicenda si è poi incanalata nell’articolata indagine della NP Service (l’operazione segue di fatto quella del gennaio scorso, con l’esecuzione di 12 arresti) e il 27 settembre scorso, gli uomini della squadra mobile di Foggia e gli agenti del Servizio Centrale Operativo hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dalla locale Procura della Repubblica per il reato di tentata rapina.
Le indagini hanno consentito di disvelare la struttura organizzativa di un pericoloso sodalizio criminale, costituito da pregiudicati prevalentemente di Cerignola e specializzato nella commissione di assalti a furgoni portavalori e a caveau di istituti di vigilanza. Gruppi dotati di armi ad alto potenziale di fuoco e che, a fine giugno 2014, a Foggia, non esitarono ad esplodere oltre 60 colpi di kalashnikov contro le volanti della polizia.
Nel corso delle attività investigative, infatti, è stato accertato che la consorteria criminale, oltre al fallito assalto a Foggia, aveva ideato due analoghi progetti, rispettivamente ai danni del caveau e di un furgone portavalori dell’istituto Cosmopol di Avellino, entrambi sventati attraverso mirate azioni di prevenzione condotte dagli investigatori.
Le indagini, inoltre, sono state corroborate dal rinvenimento – e dal conseguente sequestro – di un importante arsenale, riconducibile al sodalizio criminale investigato e nella concreta disponibilità di uno dei sodali. Peraltro, in tale contesto, è stata rinvenuta una vera e propria ‘sala regia mobile’, occultata all’interno di un manufatto realizzato nel cassone di un camion, che serviva come ‘base logistica itinerante’ e dotata di telecamere esterne, monitor e strumentazione per inibire i segnali telefonici.