Damasco – Un bagno di sangue in Siria è avvenuto nelle ultime 24 ore: ben 54 persone uccise, nonostante la tregua in vigore da lunedì scorso.
Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani secondo cui 34 sono civili e 20 sono miliziani di varie sigle. Tra i civili uccisi si contano undici minori, tra cui una bimba uccisa da insorti nel sud della Siria e un bambino ucciso da un cecchino governativo ad Aleppo est, nel nord.
A Mayadin, nell’est del Paese controllato dall’Isis ieri sono morti 27 civili in un raid aereo compiuto da non meglio identificati aerei militari.
Un elenco senza fine di indifesi strappati alla vita, la cui vera e unica “tregua” rispettata è quella che si trova dopo la morte, che sia di completo annullamento della coscienza o della positiva visione di una vita ultraterrena migliore.